Atac. Agostini: ‘No’ al referendum

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    Atac. Agostini: omissioni e bugie su liberalizzazione, diciamo “no”

    “Ai romani e’ stato detto che privatizzare serve a migliorare il servizio di trasporto pubblico, che quindi il referendum e’ contro Atac che e’ la responsabile del disastro, ma nessuno ha spiegato veramente cosa significa liberalizzare e privatizzare, e soprattutto di chi sono le responsabilita’ del disastro”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale di Articolo Uno-Mdp, Riccardo Agostini.

    “In gioco- spiega- c’e’ la gestione del Tpl romano che vale circa un miliardo di euro l’anno, la piu’ grande realta’ del Paese. Nessuno ha spiegato cosa s’intende davvero fare, per esempio con i centinaia di milioni all’anno della bigliettazione elettronica: a chi andranno? Chi li gestira’? Come dovra’ essere fatta la gara? Quanti lotti? Anche la gestione delle metropolitane andra’ a gara? Nessuna risposta. Nessuna vera informazione.

    agostini

    agostini

    Si e’ preferito cavalcare la disperazione dei cittadini romani, fermi alle fermate ad attendere l’autobus: ‘Signo’, firma che e’ contro l’ATAC’. Il rischio che stiamo correndo e’ che coloro che hanno teso ad indebolire Atac in questi ultimi anni siano gli stessi che ora sono scesi in campo per dare l’Atac ai privati, addossando la colpa e le responsabilita’ ai lavoratori.

    Se avevano le soluzioni perche’ non le hanno messe in campo? Oggi il ministro Delrio lancia l’allarme, ma c’e’ da chiedersi cosa stia facendo il Governo e perche’ non interviene, come ha fatto ripianando i debiti del Tpl dell’Umbria nell’ultima manovrina”.

    “Gia’ oggi- continua Agostini- il 25% del servizio con gli autobus, quasi tutto quello fornito nelle periferie, e’ gestito da una azienda privata. Funziona? No. Gia’ oggi Acea e’ partecipata al 49% da privati, e per poco non rimanevamo senz’acqua.

    La mancanza di un governo adeguato della citta’ sta lasciando spazio ad un nuovo sacco di Roma. I selfie, i post sui blitz, i video sui centimetri del tappetino di asfalto, stanno facendo da sfondo ad una delle maggiori operazioni dei poteri forti.

    Dopo piu’ di un anno di #honesta’, l’Atac sta per fallire e i grillini non si sono accorti che i loro esperti, appositamente chiamati al vertice per risolvere la situazione, stanno scappando. Serve una reazione popolare, dobbiamo reagire e noi ci siamo”.

    “Con tutti i cittadini, con i lavoratori- conclude Agostini- a settembre, daremo il via alla campagna per il ‘no’ al referendum, ma spiegando bene cosa vogliono davvero fare. Spiegheremo cosa significa liberalizzare, cosa e’ la privatizzazione, e quali sono gli effetti sul servizio di trasporto e sui costi dei biglietti.

    Abbiamo gia’ presentato alla stampa un documento con i veri numeri di Atac, che sta circolando nelle aziende e nei comitati di cittadini. Insisteremo con la corretta informazione perche’ siamo convinti che i cittadini di Roma non possano essere piu’ presi in giro”.

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