Atac, Sindacati: Tar su referendum, Comune deve rispettare adempimenti

Roma – “In merito alla sentenza del Tar di questi giorni, che rileva il mancato adempimento da parte del comune di Roma degli obblighi amministrativi successivi al referendum Atac del 2018 e alla corretta esigenza di provvedere all’iter amministrativo preposto, le categorie dei trasporti di Roma e del Lazio, ritengono doveroso sottolineare come l’esigenza dei cittadini, relativamente al trasporto pubblico della capitale, non e’ legata semplicemente ad una pratica burocratica quanto piuttosto all’esigenza che il trasporto pubblico della citta’ funzioni davvero, in particolare in un momento grave come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria”. E’ quanto si legge in un comunicato della Filt Cgil- Fit Cisl- Uiltrasporti di Roma e del Lazio.

“Da questa situazione di inefficienza- prosegue la nota- non si esce riproponendo un dibattito demagogico e populista offrendo alla cittadinanza una ulteriore piazza di scontro, cosi’ che ciascuno possa fare il tifo per il pubblico o per il privato. Quel dibattito e’ stato superato dai cittadini stessi, che hanno gia’ dimostrato un sostanziale disinteresse 2018 disertando il referendum su Atac che ha visto la partecipazione di una sparuta minoranza.”

“Del resto l’emergenza sanitaria ha mostrato il frutto dei mancati investimenti nel settore pubblico, nella sanita’, con esiti drammatici per le vite umane e nel trasporto con esiti drammatici per l’accesso ad alcuni diritti essenziali come quello all’istruzione. Al contrario e’ necessario rilanciare il settore attraverso una grande riforma della mobilita’ di Roma e del Lazio volta a un’industrializzazione del settore.”

“La condizione Atac risulta ulteriormente compromessa dalla pandemia. Del resto tutte le aziende del settore stanno affrontando una criticita’ connessa alla mancanza di entrate che per Atac, in concordato preventivo, potrebbe avere conseguenze drammatiche”.

E ancora, “Queste gravi criticita’ vanno colte come spunto per rilanciare un progetto di riforma complessiva del sistema, in grado di agevolare la domanda di trasporto pubblico che a Roma e nel Lazio ha un carattere regionale, traguardando il superamento del cosiddetto ‘nanismo aziendale’.”

“Per questo e’ necessario che insieme, la Regione Lazio ed il Comune di Roma, riflettano con urgenza sulle opportunita’ offerte da una sinergia tra le aziende pubbliche del trasporto di Roma e del Lazio, al fine di incrementare il servizio e sfruttare le sinergie, cosi’ da realizzare un player pubblico in grado di competere in Italia ed in Europa.”

“Sorprende la puntualita’ con la quale alcuni media e certa politica riapre una vicenda su cui i cittadini si sono gia’ espressi, nello stesso momento in cui Roma ed il Lazio stanno definendo i finanziamenti che il recovery Fund dovra’ destinare al nostro territorio. Un finanziamento enorme che dovra’ servire a ristabilire il ritardo infrastrutturale che Roma ed il Lazio hanno ormai da molti decenni sui trasporti pubblici. E certo tali finanziamenti non potranno servire interessi privati ma dovranno servire gli interessi della collettivita’”.

“Mai come oggi esistono le condizioni generali per una riforma generale del trasporto romano e regionale, caratterizzato da una organizzazione disomogenea, fatta per compartimenti stagni che non ha aderenza con le esigenze dei cittadini.”

“Ancora siamo di fronte a due diverse agenzie della mobilita’, una regionale ed una comunale, alla liquidazione del knowhow specializzato che Roma ha costruito attraverso i lavoratori di Roma metropolitane, ed ancora esistono diverse aziende che gestiscono diversi settori e diversi territori che invece nella realta’ della vita quotidiana sono connessi l’uno all’altro”.

“Ci auguriamo- concludono- che l’occasione che la storia presenta all’amministrazione comunale ed a quella regionale, non si debba ridurre ad un dibattito pretestuoso in consiglio comunale e che le amministrazioni del territorio vogliano riflettere sulle esigenze dei cittadini, consapevoli degli insegnamenti che la pandemia ci ha dato, facendoci pagare a caro prezzo, con la vita di migliaia di cittadini e lavoratori anche del trasporto, la consapevolezza e la necessita’ della tutela del sistema pubblico.