Atac, Tar: Raggi deve proclamare vittoria del ‘Sì’ a referendum messa a gara Tpl

Roma – La sindaca di Roma, Virginia Raggi, dovra’ proclamare con sua ordinanza la vittoria del “si'” al referendum del novembre 2018 sulla messa a gara del tpl a Roma, indetto dai Radicali. Lo ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio, che ha fatto seguito a un ricorso con il quale era stata contestato l’inadempimento della prima cittadina, dopo una prima sentenza dei giudici amministrativi del 29 ottobre 2019 che aveva censurato la non proclamazione della vittoria dei “si'” da parte di Raggi. Se la sindaca non provvedera’ entro dieci giorni, il Tar ha gia’ nominato il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, come commissario ad acta per attuare la sentenza.

“Il commissario ad acta- si legge nella sentenza- si insediera’ con immediatezza alla scadenza del primo termine a provvedere (dieci giorni decorrenti dalla comunicazione ovvero, se antecedente, dalla notificazione della presente sentenza), laddove non pervenga presso il suo ufficio comunicazione di avvenuta adozione e pubblicazione del sopra indicato provvedimenti dichiarativo con fissazione della data di convocazione dell’Assemblea Capitolina ai sensi dell’articolo 10 comma 6 dello Statuto comunale che, pertanto, dovra’ essergli indirizzato a cura del sindaco di Roma Capitale”.

Una volta proclamati i risultati della consultazione popolare, entro sessanta giorni il presidente dell’Aula, Marcello De Vito, dovra’ convocare una seduta dell’assemblea per la discussione politica sull’esito del referendum. Roma Capitale, che dovra’ saldare “l’onere del compenso al commissario ad acta” che sara’ stabilito con un provvedimento diverso, e’ stata condannata anche al pagamento delle spese giudiziali, ammontanti a 2.500 euro, e rischia anche un procedimento della Corte dei Conti: “E’ parte integrante del mandato che viene conferito dal Tribunale al Commissario ad acta, l’obbligo di trasmettere alla competente Procura della Corte dei Conti una puntuale relazione sui fatti di causa, al fine di consentire la doverosa verifica della eventuale sussistenza di profili di responsabilita’ amministrativa in capo ai funzionari ed agli amministratori del Comune”.