Aumentano sconti e servizi con la Family Card: 800 esercizi commerciali convenzionati

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    La Family card della Provincia di Roma amplia la sua offerta. Crescono a 800 gli esercizi commerciali presenti sul territorio dove oltre 18mila nuclei familiari, possessori della tessera, possono ottenere sconti dal 5% al 30%: supermercati, punti vendita di elettronica ed elettrodomestici, dentisti, librerie, cinema, negozi di abbigliamento, taxi, autosaloni e centri sportivi. 2009.

    Un aiuto importante: la tessera è rivolta alle famiglie residenti nella provincia di Roma composte da: uno/due genitori e due figli con reddito familiare annuo fino a 40mila euro; uno/due genitori e tre figli con reddito familiare fino a 50mila euro (dopo il terzo figlio, per ogni figlio in più, il tetto di reddito familiare aumenta di 5mila euro); persone ultra 65enni con reddito annuo fino a 15mila euro; persone non autosufficienti a carico del nucleo familiare con reddito fino a 50mila euro.

    “Un anno fa – ha spiegato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – era una scommessa ed è andata bene. Tutto si fonda sulla solidarietà e aiutiamo chi ha bisogno senza spendere un centesimo di denaro pubblico. E’ un bel segnale”.

    D’accordo Veronica Pivetti, che ha fatto da testimonial al lancio delle nuove iniziative: “In questo Paese c’è tanto bisogno di solidarietà. Con gli sconti su librerie, dvd, teatri e sport, la carta ha un’attenzione all’essere umano nella sua interezza che è fondamentale”.

    Da quest’ anno, inoltre, grazie a un accordo siglato con il gruppo Unicredit, la Family Card offre anche condizioni di particolare favore per una serie di prodotti finanziari (mutui, prestiti personali, carte prepagate).

    Un’iniziativa, la Family card, che nasce grazie al contributo di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Confcooperative, Legacoop, Federstrade, Anec e Uisp. Alla presentazione dei nuovi servizi della Family Card hanno partecipato anche il responsabile per il cento Italia di Unicredit Antonio Muto, l’assessore alle Politiche del Bilancio Antonio Rosati e l’assessore alle Politiche Sociali Claudio Cecchini.

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