Autismo. Figliomeni (FdI): “Liste di attesa lunghissime”

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    Autismo. “I disservizi quotidiani in cui si dibatte la Capitale ogni giorno, tra scarsa pulizia delle strade, mezzi pubblici con ritardi cronici, buche stradali che si susseguono sul manto stradale, sembrano meno impellenti se paragonate a tutte quelle problematiche che toccano la sfera del sociale” lo dichiara in una nota Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.

    Autismo. Figliomeni (FdI): “Liste di attesa lunghissime da parte dei servizi sociali comunali

    “Non passa giorno infatti che non ci siano casi che i media riportino all’attenzione pubblica, con persone tra bambini e adulti affetti da patologie gravi, in un Paese come il nostro che anziché tutelarle mettendo a loro disposizione personale e fondi in grado di supportarli nel tortuoso iter che si trovano ad affrontare ogni giorno, devono fronteggiare da sole con le loro famiglie il difficile percorso di patologie invalidanti senza poter contare sull’aiuto di uno Stato assente.

    Attraverso la denuncia dei genitori di un bambino autistico di sei anni, domiciliato nel Municipio XIV, zona Monte Mario, che sebbene affetto da questa malattia non può contare  sul sostegno domiciliare a carico del Comune di Roma, diritto previsto dalla legge, siamo venuti a conoscenza che anche negli altri municipi la situazione non è migliore.

    Figliomeni Francesco

    Figliomeni Francesco

    Sebbene i genitori si siano rivolti allo sportello Saisch del Municipio, presentando domanda per chiedere assistenza diretta o indiretta, secondo gli addetti municipali le liste di attesa sono molto lunghe, con una prospettiva di almeno dieci anni, visto che vanno evase ancora le domande del 2007.

    Abbiamo presentato in merito un’interrogazione per chiedere al sindaco Raggi e all’Assessore alle Politiche Sociali Baldassarre, di intervenire tempestivamente per risolvere questa situazione di grande criticità che ricade interamente sulle famiglie di queste persone, lasciate in una condizione di assoluto abbandono, fornendo il settore sociale dei Municipi di fondi maggiori e attivando dei protocolli speciali per far fronte immediatamente a questioni impellenti” conclude la nota.

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