Bardoscia (Assotutel​a): “Contrari a proposte Fiaso. No a nuovi ticket e riduzione dei LEA”

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    Le proposte della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie ) a nostro avviso sono assolutamente inaccettabili. E’ impensabile prevedere nuovi ticket e persino la riduzione dei LEA. Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale dell’Associazione per la tutela del cittadino Assotutela Pietro Bardoscia.

    La Fiaso credo sia già al corrente degli aumenti effettuati dalle Regioni, specie quelle con il bilancio in rosso, sulla sanità. In molte di esse sono state introdotte le famose quote fisse di 4 euro per RX e visite specialistiche, 5 euro per le prestazioni di FKT sino a 15 euro per le Risonanze Magnetiche e Tac. Inoltre nel Luglio del 2011 è stato introdotto un altro ticket di 10 euro per ogni impegnativa.

    Ricordiamo inoltre che alcuni ministeriale, come quelli delle prime visite specialistiche (ministeriale 89.7) in alcune Regioni sono persino aumentati del 40% aggiungendosi agli altri aumenti. Sino ai 25 euro per i codici bianchi sul Pronto Soccorso (escluso Esenti).

    E’ inutile massacrare ulteriormente i cittadini paganti che secondo nostre indagini si stanno spostando sempre di più verso la Libera Professione che offre purtroppo le stesse prestazioni a costi poco più alti. Ricordiamo che la percentuale media degli Italiani che usano una Esenzione corrisponde al 65% del totale, raggiungendo punte del 70% circa in alcune Regioni.

    Infine siamo totalmente contrari all’ipotesi di ridurre i LEA. Per chi non lo sapesse per LEA si intende Livelli essenziali di assistenza e sono le prestazioni e/o servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).

    In poche parole la FIASO sta proponendo la possibilità di ridurre queste prestazioni e/o servizi. Si può correre il rischio, facendo un esempio, che una visita oggi erogata gratuitamente ( per gli Esenti) o pagando il Ticket, domani sarà a totale carico del cittadino con il rischio di non potersela permettere.

    Possiamo accettare invece alcune misure volte a scoraggiare l’uso del Pronto Soccorso, obbligando al pagamento per i Codici Verdi che rappresentano l’80% degli accessi, prevedendo anche una piccola somma per gli Esenti ( dai 2 ai 5 euro ) e possiamo accettare l’ipotesi di ampliare l’Esenzione per Età e Reddito dagli attuali 65 anni all’età prevista per andare in pensione dopo la riforma Monti.

    Da mesi Assotutela – conclude Bardoscia – sta proponendo varie misure da adottare per recuperare soldi, a partire dalla Centrale Unica per gli Acquisti che permette di centralizzare gli acquisti non solo nella sanità ma anche per tutte le strutture pubbliche con un risparmio di milioni di euro; all’accorpamento delle varie Asl e alla riduzione dei Direttori Generali e dei tanti direttori Amministrativi e Sanitari di Distretto; alle impegnative on line iniziando con una fase sperimentale sulle prescrizioni dei farmaci; tagli nella sanità di consulenze e spese di rappresentanza; potenziamento, laddove esistente, dei servizi unici di prenotazione Regionali Re.cup; procedere con le verifiche a tappeto su coloro che dichiarazioni una Esenzione per Stato Sociale (Disoccupazione) scovando e punendo chi effettua dichiarazioni mendaci.

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