Bardoscia (Assotutel​a): “Nel Pronto Soccorso percentual​e di Triage Verde troppo alta. Si estenda il Ticket anche per questo”

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    Dati Asp Lazio dimostrano come nel 2010 il numero di accessi in Pronto Soccorso si siano conclusi con una notevole percentuale di Triage Verde, 1.495.000 circa pari al 72% del totale. Lo dichiara in una nota il SegretarioNazionale dell’Associazione per la tutela del Cittadino Assotutela Pietro Bardoscia.

    Il termine triage significa scegliere, classificare e indicare quindi il metodo di valutazione e selezione immediata usato per assegnare il grado di priorità per il trattamento quando si è in presenza di molti pazienti. Il triage è svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente formato che, valutando i segni ed i sintomi del paziente, identifica le condizioni potenzialmente pericolose per la vita ed attribuisce un codice di gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla visita medica: codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure; codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili;codice bianco: non critico, pazienti non urgenti.

    Ricordiamo che il Codice Bianco è a pagamento 25 euro, dal verde sino a quello rosso non si paga.

    Sinceramente rimaniamo sbigottiti di fronte ai dati riportati dall’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio, nei quali si evidenzia un’alta percentuale di Codici Verdi rispetto all’1,5% del Codice Rosso, del 19% di quello Giallo e del 7,5 di quelli bianchi; l’83% del totale si è recato autonomamente al PS.

    Ad esempio nell’ASL Roma A presso l’Eastam il Triage Verde nel 2010 ha sfiorato la percentuale del 98%, nell’Asl Roma B nel Policlinico Casilino la percentuale è dell’80%, nell’Asl Roma C presso il CTO e presso il Sant’Eugenio del 74% circa, al Grassi di Ostia nell’Asl Roma D del 70%,nell’Asl Roma E presso il Santo Spirito del 72%, al San Pietro – Fatebenefratelli dell’85%, al Cristo Re dell’85%, nell’Asl Roma F al San Paolo il 63%, all’Asl Roma G presso il San Giovanni Evangelista intorno al 58%,nell’Asl di Viterbo presso Belcolle il 68%. Nell’Aziende Ospedaliere i Triage Verdi corrispondono al 77% al San Camillo Forlanini, al 70% presso l’A.O. San Giovanni Addolorata, al 60% nel San Filippo Neri e Sant’Andrea il 75%. Presso il Policlinico A.Gemelli il 75% e Policlinico Tor Vergata 65%.

    Alla luce di questi dati Assotutela propone l’introduzione del ticket anche per il Codice Verde. Senza questo intervento i cittadini continueranno a recarsi al Pronto Soccorso anche per i casi meno urgenti e la Regione non predisporrà mai le giuste misure atte a migliorare i Tempi di Attesa. In merito a questo ultimo punto – prosegue Bardoscia – la nostra Associazione ha individuato i punti che nella Regione Lazio possono dar luogo ad una notevole riduzione dei tempi, partendo dall’obbligo per le strutture pubbliche di Roma e Lazio ad aumentare le disponibilità delle agende per il Re.cup (servizio prenotazione telefonico gratuito 803333 della Regione Lazio) dall’attuale 50% ad almeno il 75%. Occorre coinvolgere anche tutte le strutture sanitarie private accreditate obbligandoli ad offrire allo stesso servizio, le prestazioni ritenute critiche a partire dalle Ecografie, Risonanze Magnetiche ed Ecocolordoppler. Determinanteè anche il potenziamento del servizio Dr.Cup che consente ai cittadini la possibilità di prenotare le visite specialiste ed esami diagnostici strumentali entro 72 ore per i casi più urgenti attraverso un accesso riservato ai medici di medicina generale ( medici di famiglia ).

    Ed infine – conclude Bardoscia – si deve porre un freno al dilagare della Libera Professione Intramuraria che offrendo prestazioni sanitarie in pochi giorni e ad un costo di poco superiore al ticket SSN, aumentato del 50% negli ultimi anni come nel caso delle Tac e RMN, sta spostando i cittadini paganti verso questo servizio.

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