Basi Usa colpite da missili, per Teheran è legittima difesa

Roma – Due basi aeree che ospitano truppe degli Stati Uniti in Iraq sono state colpite nella notte con oltre una decina di missili balistici lanciati dall’Iran: la notizia, diffusa dalla televisione di Stato a Teheran, e’ stata confermata dal dipartimento della Difesa americano. Non e’ chiaro al momento se e quante siano le vittime.

In un tweet il ministro degli Esteri Javad Zarif ha riferito di “misure proporzionate di legittima difesa nel rispetto dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite” e ha sottolineato che l’Iran “non vuole la guerra ne’ l’escalation” ma “si difendera’ da ogni aggressione”. Sempre sui social la prima reazione del presidente americano, Donald Trump: “So far so good”, finora tutto bene, ha scritto tra l’altro, affermando che sono in corso accertamenti su vittime o danni. Le basi colpite si trovano a Erbil, nel nord dell’Iraq, e ad Al Asad, nella provincia occidentale di Al-Anbar.

Nel suo messaggio Trump ha annunciato che oggi, nella mattina americana, fara’ una dichiarazione. Secondo fonti concordanti, il raid e’ scattato all’1.20, alla stessa ora alla quale venerdi’ un drone americano aveva colpito il convoglio a bordo del quale viaggiava il generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso nell’esplosione.