Benvenuti: Roma allo sfacelo, percentuale differenziata arretra per la prima volta

Roma – “La Capitale sprofonda  all’89esimo posto nella classifica delle città
italiane più virtuose per quanto riguarda l’ecosistema all’interno dei
confini urbani. Arriva al fondo della classifica proprio per  il dato
sui rifiuti. È quanto emerge dalla ricerca di Legambiente, Ambiente
Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di
provincia, reso noto oggi”.
“Lo sfacelo della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale
è ormai un fenomeno conosciuto purtroppo non solamente a Roma, ma
nell’intero Paese e ripreso dai mezzi di comunicazione anche estera
che oggi si aggrava ancora di più con i dati sulla classifica della
raccolta differenziata”.  “Per la prima volta nella storia, la
percentuale di raccolta differenziata a Roma peggiora, dal 44,3% del
2017 al 43,9% del 2018,  quindi con l’attuale amministrazione guidata
dalla Sindaca Raggi”.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Ex Presidente
dell’Ama ed oggi Portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale
“Si prosegue da parte del Campidoglio a giustificare l’emergenza
rifiuti a Roma come la conseguenza delle precedenti amministrazioni,
poi dell’incendio che ha incenerito l’impianto TMB al Salario,
passando per i giorni di malattia che usufruiscono come ogni altro
lavoratore i dipendenti dell’AMA, o il numero del personale che
usufruisce della Legge 104. Nulla di più falso”.
“Sta di fatto che si sta vanificando il grande lavoro che era stato
realizzato in passato e programmato per il futuro. “Aver raggiunto
–ricorda Benvenuti- a fine dicembre del 2012 lo storico traguardo del
30% di RD a livello di percentuale, ha collocato Roma nel gruppo di
testa fra le grandi citta’ europee superando Parigi, Bruxelles e
Madrid. Partendo dal 22% di agosto 2011, per poi aver raggiunto poco
meno del 40% a fine dicembre del 2013, consentendo di superare per
percentuale di raccolta , le principali citta’ del Vecchio Continente
con l’eccezione di Monaco di Baviera, con un programma di pulizia
della citta’, di decoro, di interventi straordinari di ben altro
livello qualitativo e quantitativo”.
“In quel periodo l’Ama ha raccolto il plauso di personalità di livello
internazionale come Jack Macy e Paul Connett, quest’ultimo principale
teorizzatore della strategia “Rifiuti Zero” a livello mondiale che per
la prima volta –ricorda Benvenuti- si sono confrontati con i Dirigenti
della municipalizzata, dando anche un valore internazionale
all’operato”.
Oggi si certifica l’ennesimo flop con la Capitale   all’89esimo posto
nella classifica delle città italiane più virtuose per quanto riguarda
l’ecosistema a causa proprio della gestione dei rifiuti.  Ed intanto i
cassonetti proseguono a non essere svuotati a cadenza regolare,
l’azienda Ama prosegue  con  i bilanci non approvati da 2 anni,  il
parco mezzi fermo per il 50%, gli impianti  in totale affanno,  i
centri di trasferenza neanche l’ombra , nuove isole Ecologiche sono un
miraggio.
“E’ tempo che si chiede ai vari vertici di Ama  ed agli amministratori
di Roma Capitale perché l’incremento della Raccolta differenziata è di
fatto bloccata, perché la produzione dei rifiuti a Roma invece di
diminuire è aumentata, perché non sono state inaugurate altre Isole
Ecologiche, perché per mesi non ha funzionato la raccolta degli
ingombranti gratuita a domicilio, perché molti mezzi dell’azienda sono
bloccati nelle autorimesse e non riparati, perché si è bloccato
l’ampliamento dell’impianto di compostaggio Ama a Maccarese, e si
potrebbe proseguire all’infinito con analoghe domande.
“E’ necessario un futuro diverso per i cittadini di Roma, per i
lavoratori di AMA, per l’immagine e l’efficienza della Capitale
d’Italia, il vento dell’Umbria -conclude Benvenuti – forse dovrebbe
suggerire qualcosa”.