Bergamo: Estate Romana si farà da fine emergenza a fine anno

Roma – L’Estate romana 2020 si fara’. E si fara’ “da cessata emergenza fino a fine anno”. È questo il lavoro che il Campidoglio sta portando avanti in queste ore per consentire ai progetti vincitori dei bandi triennali di svolgere le loro attivita’ anche con un eventuale protrarsi delle restrizioni causate dal Coronavirus. L’annuncio arriva dal vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, nel corso di una intervista con l’agenzia di stampa Dire. L’idea di Roma Capitale e’ dunque di programmare l’Estate romana con un palinsesto costruito aiutando gli operatori a rispettare o riprogrammare l’attivita’ in base alle restrizioni che eventualmente ancora ci saranno.

“Sara’ un’edizione probabilmente arricchita da formati inusuali, nuovi, che consentano di tenere un certo distanziamento tra le persone”, spiega il vicesindaco, che per gli organizzatori ha gia’ pensato a una soluzione alternativa: “I vincitori del bando, se non potranno farli in estate, potranno far slittare i propri progetti in un altro momento dell’anno”.

Intanto, “abbiamo gia’ prolungato i termini per la presentazione delle domande al 29 aprile e stiamo adottando un provvedimento che consentira’ ai beneficiari, quindi coloro che hanno vinto i contributi, di riprogrammare l’attivita’ in qualunque momento dell’anno dal momento della cessata crisi. Cosi’- spiega Bergamo- vogliamo assicurare il fatto che questa riprogrammazione non abbia effetto sul diritto di accedere ai fondi per gli anni successivi”.

Dunque, “chi non potra’ fare i propri eventi l’estate, potra’ farli entro l’anno, prendendo necessari accordi con il dipartimento delle Attivita’ culturali, e con una eventuale riduzione dei contributi se l’attivita’ sara’ ridotta, perche’ i fondi sono assegnati sulla percentuale di quello che viene speso”. Un sospiro di sollievo per gli operatori, che se non riusciranno a mettere in piedi la loro attivita’ perche’ non compatibile con i criteri restrittivi che eventualmente ancora saranno in vigore, “non perderanno il titolo che hanno conquistato col bando triennale”.

Per quanto riguarda le singole manifestazioni dell’Estate romana, Bergamo ritiene che “sara’ possibile fare attivita’ in particolare all’aperto. Stiamo lavorando anche con le istituzioni culturali per capire in che modo questo si possa realizzare. Siamo su un terreno in cui bisogna davvero inventare tutto quanto, ma ci sono dei formati che gia’ esistono e che si possono considerare, penso per esempio al walkabout, cioe’ le grandi camminate in giro per la citta’ animate da spettacolarizzazioni o da reading. Eventi che probabilmente saranno compatibili senza neanche doverli modificare, mentre altri ovviamente, penso ai grandi raduni, dovranno essere cambiati”.

In ogni caso, “la mia speranza – che ritengo fondata – e’ che nel corso dell’estate si possa tornare a una vita di socialita’, anche se certamente con restrizioni che hanno impatto proprio su come si fa la vita culturale. In questo senso, sara’ un’Estate romana aperta e arricchita anche da altre possibilita’”. Un’edizione sui generis, dunque, di questa Estate romana 2020. “Certamente molto creativa- risponde Bergamo- del resto, questa situazione che stiamo vivendo e’ drammatica per tanti aspetti, ma e’ anche un fortissimo stimolo a ripensare a quello che facciamo, come lo facciamo e il senso che ha”.