Bernaudo: anche Atac deve essere rottamata e tenuta fuori da Gra

Roma – “La sindaca Raggi si e’ vantata di aver sbattuto fuori dal centro storico i bus turistici non di linea (aziende private) e fuori dal raccordo quelli piu’ inquinanti (euro 0, 1, 2 e 3)”. Cosi’ il presidente di Sos partita Iva, Andrea Bernaudo, commenta la battaglia politica e giudiziaria portata avanti dal Campidoglio per portare avanti la nuova delibera per regolare ingresso e traffico dei pullman turistici non di linea nella Capitale.

“Ha messo in ginocchio (aumentando in modo iperbolico le tariffe d’ingresso) un intero segmento imprenditoriale privato (che non vive di soldi pubblici) non secondario in una citta’ come Roma, che e’ innanzitutto una Capitale a vocazione turistica. Lo ha fatto in nome dell’ecologismo e della diminuzione del traffico. Alcuni diranno che ha fatto bene, altri diranno il contrario, ma non e’ questo il punto”- continua Bernaudo- .

“Noi ora ci aspettiamo che anche la flotta dell’Atac – azienda pubblica invece decotta, con un buco di 1,3 mld, rifinanziata di anno in anno dai contribuenti – i cui torpedoni (quelli che non prendono fuoco) al 70% sono euro zero, 1, 2 e 3 venga rottamata e immediatamente tenuta fuori dal Gra, al pari dei bus turistici del privato. Roma Capitale ora chieda all’Atac, azienda tanto cara alla sindaca Raggi- conclude il presidente di Sos partita Iva- la sostituzione della flotta con bus nuovi euro 6 e/o elettrici, ed un aumento di bus piu’ piccoli e adatti per il centro storico. Perche’ le regole valgono per tutti, per le aziende sane del privato e per le municipalizzate di Roma Capitale in concordato preventivo”.