Bertolaso candidato sindaco. Le reazioni “fredde” di Centinaio (LEGA) e Alemanno

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    Continuano ad arrivare le reazioni politiche alla candidatura di Bertolaso come sindaco di Roma proposto dal centrodestra.

    Centinaio, capogruppo al Senato della Lega Nord, è apparso tiepido, commentando su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), il nome di Bertolaso: “Berlusconi, Salvini e Meloni sono convinti che questa sia la scelta giusta, quindi lo siamo anche noi. Io Bertolaso non lo conosco, prima di dare un giudizio definitivo ci voglio parlare. Da commissario romano di Noi con Salvini gli chiederò di mettere al centro della propria azione l’obiettivo di ridare dignità ad una città devastata da anni di mala gestione”.

    Guido Bertolaso

    Guido Bertolaso

    Molto critico con la scelta di Meloni, Salvini e Berlusconi, sempre intervenendo su Radio Cusano Campus, è stato l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno: “Salvini e la Meloni avevano sempre detto di voler fare le primarie, come mai hanno cambiato idea? Almeno a Roma si potevano sperimentare le primarie, sarebbe stato un gesto molto significativo. Invece il candidato è stato scelto a tavolino. Almeno il Movimento Cinque Stelle nella sua logica antipolitica almeno si dà una parvenza democratica. Solo il centrodestra continua a pretendere di scegliere i candidati chiusi in una stanza con tre persone.  Il rischio è quello di non andare nemmeno al ballottaggio. Bertolaso quando dice che è l’uomo del fare, dimentica che il mestiere del Sindaco è diverso. Non opera per emergenze. Se diventasse sindaco Bertolaso avrebbe una crisi isterica al primo consiglio comunale”.

    Fassina (Sinistra Italiana) commenta così la candidatura di Bertolaso: “Trovo questa decisione del centrodestra francamente sorprendente. Bertolaso ha segnato dei passaggi nella storia del nostro Paese che non sono particolarmente edificanti, basti ripensare al g8 o al terremoto in Abruzzo. Mi pare una scelta figlia della disperazione del centrodestra. Marino? Con lui il dialogo va avanti, se dovesse decidere di candidarsi faremo le primarie. Vogliamo entrambi affermare una logica di discontinuità”. Fassina torna a parlare del X municipio, invocando per i cittadini di Ostia la possibilità di votare anche per l’amministrazione locale: “Ci sono tantissimi cittadini a Ostia che si sentono molto ingiustamente rappresentati in un insieme giuridicamente inteso come mafioso. Voteranno per eleggere il sindaco, il X municipio è tra i più grandi di Roma, si fa difficoltà a capire perché si può condizionare in modo molto rilevante la scelta di una amministrazione che ha poteri molto estesi mentre non si può partecipare alla scelta degli amministratori di un municipio, che ha poteri molto riscritti. Certamente ad Ostia esiste la criminalità organizzata, ma la criminalità organizzata si gestisce attraverso la partecipazione dei cittadini alla vita democratica”. 

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