Bilanci Atac-Ama, domani Comune riferisce a Corte dei Conti

Roma – I bilanci 2017/2018/2019, la situazione delle societa’ partecipate, in particolare Ama, Atac e Roma Metropolitane. Su questi temi domani Roma Capitale dovra’ riferire alla sezione regionale di controllo contabile della Corte dei Conti del Lazio, presieduta da Massimo Benedetti, che ha convocato in adunanza pubblica on line l’assessore capitolino al Bilancio e Partecipate, Gianni Lemmetti, il capo di Gabinetto della sindaca, Stefano Castiglione (che peraltro proviene dai ruoli della Corte), il ragioniere capitolino, Anna Guiducci, e il direttore delle Partecipate, Fortunato Asprea.

La sezione di controllo ha istituito dalla scorsa estate un ufficio ad hoc su Roma, ha gia’ condotto un’indagine sul rapporto tra la gestione ordinaria e quella commissariale di Roma Capitale, su cui l’amministrazione deve ancora fornire chiarimenti in merito alla annosa tematica dell’entita’ effettiva e potenziale del contenzioso con i privati su alcuni espropri risalenti a decine di anni fa, e adesso, nell’ambito dei suoi normali controlli sui conti del Comune, vuole capire da una parte lo stato dei conti capitolini in relazione agli ultimi tre bilanci disponibili e dall’altra accendere un faro sulle societa’ partecipate, con un occhio di riguardo (per ora) sulle tre situazioni piu’ critiche: Ama (di cui ieri la sindaca Raggi ha annunciato l’approvazione da parte della Giunta dei bilanci 2017/18/19, il piano di risanamento da 256 milioni e quello industriale 2021/24), Atac (in concordato preventivo) e Roma Metropolitane (in liquidazione).

In particolare su quest’ultima, i controllori contabili hanno verificato che la societa’ e’ “parte soccombente” di un contenzioso che non riesce a pagare. Roma Capitale da una parte tecnicamente non deve rispondere di questa situazione, non essendo stata chiamata in giudizio, ma dall’altra resta pur sempre socio unico e in qualche modo dovra’ farsene carico. La Corte vorra’ capire in che modo.

Insomma, c’e’ molta confusione sotto al cielo delle partecipate, che tanto incidono sui bilanci di Palazzo Senatorio, e i giudici di viale Mazzini (che hanno ben presente anche la vicenda Farmacap, da anni senza conti approvati), vorranno avere chiarimenti in questo appuntamento che rappresenta l’antipasto di una sorta di giudizio di regolarita’ contabile e che ha preso le mosse dalle relazioni/questionario inviate dall’organo di revisione interna del Campidoglio, cui ha fatto seguito un’interlocuzione scritta tra la Sezione di controllo e il Comune.

Due gli obiettivi che la Corte dei Conti si pone con questa indagine: “Capire se Roma Capitale ha bisogno di una normativa speciale sull’ordinamento e quindi anche come corollario dei controlli che vanno fatti su questa realta’ che e’ completamente diversa dagli altri Comuni, perche’ non e’ ragionevole fare su Roma un’attivita’ identica a quella che svolgiamo su altre situazioni- ha spiegato all’agenzia Dire il presidente Benedetti- in secondo luogo verificare se lo Stato da’ a Roma i finanziamenti congrui per il riconoscimento del suo status di Capitale”.