Binetti: Raggi non ha controllo della città

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Roma – “Roma sta letteralmente per esplodere: per il caldo che l’attanaglia, per i miasmi di una immondizia non smaltita, per la rabbia dei romani. E in un clima esacerbato dai continui battibecchi politico-parlamentari, dai debiti della Citta’ metropolitana, dai licenziamenti e dai cambi di casacca degli assessori, la sindaca afferma: ‘Io con i 5 Stelle non ci parlo piu”. Virginia Raggi non smette di sorprenderci per quella sua straordinaria capacita’ di scaricare sempre sugli altri la responsabilita’ del disastro di Roma. Nonostante tutto mantiene quell’aria fanciullesca, di adolescente che ancora attende di crescere, apparentemente timida e disponibile, mentre in realta’ e’ tanto ostinata da non ascoltare nessuno degli avvertimenti che pure le arrivano ogni giorno. Dalla maggioranza e dall’opposizione; dai cittadini e dai turisti, dai romani e da coloro che romani non sono e neppure vorrebbero esserlo. Tutti hanno fatto giungere in Campidoglio suggerimenti e proteste; invettive e critiche taglienti e tutti, ogni giorno di piu’, si augurano le dimissioni di un sindaco sopravvissuto a denunce e querele; all’abbandono dei suoi piu’ stretti collaboratori, allo squallore e al degrado di quella che una volta era considerata Caput mundi. Ma oggi c’e’ un fatto in piu’ e il sindaco di Roma afferma che i suoi rapporti con il Movimento si sono ridotti a zero. La separazione e’ completa, il distacco compiuto”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti (Udc), che continua: “E Roma e’ lo specchio del Paese, del suo degrado e del suo pessimismo, della sua sostanziale incapacita’ di reagire alla sindrome dello sfascio annunciato. Virginia Raggi e’ sola e incapace di governare una citta’ grande come Roma, con il suo patrimonio di arte e di cultura; di solidarieta’ e di religiosita’. Questi ultimi anni di governo a Cinquestelle sono stati l’emblema dell’incompetenza al potere. Un’incompetenza a cui si accompagna una spiccata supponenza, che le preclude ogni minima possibilita’ di riconoscere gli errori fatti e di ricominciare, invocando l’arte del buon governo. In questo modo non puo’ che restare sola: dopo aver cercato di rovesciare ogni colpa sugli altri, ora gli altri hanno rovesciato su di lei tutte le colpe, in un affannato gioco al massacro. E’ chiaro che se i topi razzolano per le strade o negli asili, non puo’ essere sempre e solo colpa sua! Se gli autobus bruciano e 1000 netturbini stanno a casa, affetti da una qualsiasi malattia, non e’ colpa sua. Se i romani vanno tutti a lavorare in macchina, perche’ non si fidano dei tram che non passano, non e’ colpa sua. La Raggi pur avendo mille ragioni, non ha affatto ragione e l’unico dato certo e’ che da quando governa lei, Roma e’ diventata un inferno, per tutti e in tutto e per tutto!”.

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