Bonafoni: non è livella, su donne impatto sia economico che sociale

Roma – “Il Covid non agisce come una livella. Nella totalita’ dei casi redistribuisce, ampliandole, le disuguaglianze della nostra societa’: il riequilibrio fra uomini e donne e’ la risposta che dovra’ essere messa in campo e che la Regione Lazio sta gia’ dando”. Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti in Consiglio regionale, parlando all’agenzia Dire ha affrontato una delle tante particolari sfaccettature dell’emergenza Covid 19: quella che riguarda le donne.

Perche’ questo “e’ il volto delle tante mediche, infermiere, assistenti che lavorano nei reparti Covid. Il 62% del personale sanitario regionale nel Lazio e’ rappresentato da donne, che sono anche quelle che si infettano prima e di piu’, per una media di infettate e infettati che nella nostra regione vede una statistica spaccata a meta’ come una mela: i positivi sono al 50% uomini e al 50% donne”.

E se da una parte una delle “immagini simbolo” di questa emergenza Coronavirus e’ quella delle tre ricercatrici dell’Istituto Spallanzani, prime in Europa a isolare il virus, dall’altra per Bonafoni “l’impatto sociale ed economico del Coronavirus gravera’ soprattutto sulle spalle delle donne. A loro si presentera’ un lavoro di cura dei propri figli, a casa anziche’ a scuola, come pure il lavoro domestico, con le colf e le badanti che sono tornate nel loro paese d’origine, lasciando scoperto quel pezzo di non condivisione del lavoro che le donne si caricano dentro casa”.