Bonfigli: Ama dica quanti positivi, in isolamento o in quarantena

Roma – “Siamo in presenza dell’unica notizia che non volevamo arrivasse, di una situazione assurda che non volevamo che accadesse e inaccettabile sul piano logico, pratico e morale. Facciamo le condoglianze ai familiari del capo operaio autorimesse dello stabilimento Ama di Rocca Cencia deceduto”. Lo ha detto all’agenzia Dire il coordinatore della Uiltrasporti Lazio, Alessandro Bonfigli. Il sindacalista, rivolgendosi all’amministratore unico dell’azienda, Stefano Zaghis, e alla sindaca Virginia Raggi, ha proseguito: “Cio’ che e’ successo e non doveva succedere deve farci capire ancora di piu’ che il bene comune e’ responsabilita’ di tutti.”

“Alle difficolta’ che gia’ esistevano prima di febbraio si e’ aggiunta questa crisi senza precedenti i cui effetti erano prevedibili e quanto accaduto oggi lo avevamo annunciato. Ci sono seriamente a rischio i due diritti costituzionali piu’ importanti: la salute e il lavoro. Non puo’ esistere alcuna deroga alla rivendicazione dell’esercizio continuo di questi diritti. Ci sono situazioni su cui non dobbiamo ne possiamo tacere e su cui e’ necessario richiamare le istruzioni alle proprie responsabilita’”.

“Nessuno- ha spiegato Bonfigli rivolgendosi a Zaghis- e’ nelle condizioni di voltarsi dall’altra parte e soprattutto, signora sindaca, le amministrazioni elette. Per una situazione senza precedenti servono strumenti senza precedenti e il diritto alla salute e’ universale. Dottor Zaghis, ci dica dove e quanti sono i positivi nella comunita’ di Ama, quelli in isolamento obbligatorio e in quarantena. Ci dia una risposta chiara e ci metta nella condizione di sapere, perche’ l’informazione influenza la nostra vita e la nostra sicurezza, di avere sanificate docce, spogliatoi e uffici senza problemi di spesa e di indossare mascherine idonee e di vincere questa battaglia”.