Bordoni: quadro epidemiologico Ama, serve chiarezza

Roma – “In Ama anche nel momento peggiore non sembra esserci la volonta’ di amministrare secondo buon senso per proteggere chi e’ in prima linea e mantiene attivo un servizio essenziale per la citta’ di Roma. Pochi soldi per sanificare i mezzi, aumenti di stipendio ai dirigenti ed esclusione dei sindacati dai tavoli sugli ammortizzatori sociali. Poco rispetto nel giorno della prima vittima della municipalizzata capitolina dei rifiuti, il capo operaio dell’autorimessa Ama di Rocca Cencia, ricoverato da piu’ di 20 giorni in terapia intensiva e in malattia dal 9 marzo.”

“Oggi Ama piange uno dei suoi lavoratori ma e’ inevitabile pensare che il caso di contagio sia avvenuto un mese fa. Ci chiediamo cosa sia stato fatto durante tutto questo tempo. Sicuramente non abbastanza. La tragica perdita di oggi ci dimostra la pericolosita’ del virus con cui abbiamo a che fare perche’ di Covid-19 si muore. Mi unisco all’appello di Uiltrasporti Lazio e dei sindacati. Sanificare docce, spogliatoi e uffici. Fornire inoltre mascherine idonee e obbligatorie ma soprattutto fare chiarezza sul quadro epidemiologico in Ama sul numero dei lavoratori contagiati e delle procedure isolamento obbligatorio. Servono segnali concreti per recuperare il rapporto tra lavoratori e azienda ormai interrotto da prima dell’emergenza”. Cosi’ in un comunicato il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni.