Caffè Greco, Giro: è gestore adesso a gestire canone affitto…

Roma – “Il comunicato di ieri, l’ennesimo, dell’Antico Caffe’ Greco e’ semplicemente comico e pretende di far dire qualcosa a tutti. Persino al Collegio dei Giudici! Per non parlare degli avvocati dell’Ospedale Israelitico. Una foga declaratoria che dimostra solo una cosa: che il gestore dell’Antico Caffe’ Greco vuole, dopo tre anni di liti legali, arrivare ad un accordo e sempre lui finalmente propone ‘circa’ (non si capisce) il raddoppio di un canone ‘totalmente insufficiente’, come scrive lui stesso nel suo comunicato. Poi attribuisce lui stesso agli avvocati dell’Israelitico una presunta soddisfazione. Forse perche’ finalmente dopo anni arriva comunque una proposta, visto che il contratto di affitto e’ scaduto nel settembre 2016.”

“La soddisfazione e’ soltanto perche’ finalmente cade la tetragona ostinazione a conservare un canone bassissimo che su via Condotti nessuno piu’ paga. Ma la cosa grave ed inaccettabile e’ che il comunicato del gestore attribuisce persino al Collegio dei Giudici una valutazione che senz’altro non avranno fatto, del tutto estranea alla logica del diritto, secondo la quale ‘sarebbe difficile trovare un conduttore che paghi regolarmente un canone di affitto di quell’importo’… ‘con la crisi che incalza’. Ma che argomenti giuridici sono? E naturalmente l’importo lo decide il gestore. Tutto incredibile e surreale! I giudici sono persone serie e hanno fatto oggi una cosa sacrosanta: invitare le parti a trovare un accordo evidentemente per un affitto piu’ alto. Cadono quindi le ragioni di chiusura del gestore, solo tardivamente mitigate, dopo la polemica antisemita scatenata contro l’Ospedale Israelitico.”

“A questo punto se l’Israelitico dimostra ‘per tabulas’ di avere ricevuto piu’ di un’offerta migliore da altri soggetti privati che si fa? Si impedisce a questi soggetti di far valere le loro proposte? E all’Ospedale Israelitico di beneficiare di una cifra piu’ vantaggiosa tratta da un immobile di sua proprieta’ (sacra per il diritto occidentale) da reimpiegare nelle sue attivita’ sociosanitarie per il bene della comunita’ non solo romana? Sarebbe gravissimo limitare il diritto della proprieta’ e la sua meritoria attivita’ sociale e sanitaria. E si badi che non e’ in discussione l’attivita’ dell’Antico Caffe’ Greco e la sua meravigliosa tradizione culturale, che resterebbero in vita. Non c’e’ alcun rischio e chi dice il contrario mente sapendo di mentire. E non si sa peraltro in quale sede e con quale modalita’ (per comunicato stampa ???) sia giunta la prima offerta alternativa proposta oggi al basso canone pagato finora, invariato, da troppi anni”. Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia Francesco Giro.