Cala fiducia romani in istituzioni locali e soddisfazione per servizi pubblici

Roma, 23 mag. – Scende la fiducia dei romani nei confronti delle istituzioni locali, piu’ bassa della media nazionale, cosi’ come cala la soddisfazione nei confronti dei servizi pubblici, in particolare nei trasporti. In crescita, invece, il tasso di occupazione cittadino e i servizi offerti online dall’amministrazione, cosi’ come e’ sopra la media il reddito complessivo. Roma consolida il lavoro statistico sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes) e si conferma prima citta’ ad aver elaborato, in collaborazione con Istat, un lavoro strutturato a livello locale, una base informativa che include quest’anno 109 indicatori BES – 34 in piu’ dell’edizione 2018 – relativi a 12 domini per valutare lo stato del benessere, i bisogni e le aspettative dei cittadini di cui l’amministrazione e’ chiamata a prendersi cura e che si affianca ai tradizionali indicatori economici.

Il nuovo rapporto Bes 2019 e’ stato presentato stamattina in Campidoglio, in sala della Protomoteca, alla presenza dell’assessora a Roma semplice, Flavia Marzano, dell’assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi eventi, Daniele Frongia, del portavoce Asvis, Enrico Giovannini, del presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo e del viceministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti.

Dati e numeri del rapporto Bes saranno disponibili online sul sito istituzionale di Roma Capitale nei prossimi giorni, ma il team di lavoro ha comunque anticipato alcune ‘pillole’ derivanti dal confronto con le medie regionali e nazionali e con il rapporto dello scorso anno. Sul versante della salute, l’andamento a Roma e’ diversificato: bene da un lato per la minore mortalita’ degli anziani, eccesso di peso, frequenza di fumo e mortalita’ dei giovani negli incidenti stradali, meno bene per il lieve svantaggio sulla mortalita’ per tumori e sulla mortalita’ infantile, alto il tasso di incidentalita’ stradale e mortalita’ dei pedoni.

Sul fronte istruzione bene il numero di laureati, in pochi non studiano e non lavorano, positiva anche la partecipazione alla formazione, meglio rispetto ad altre realta’. Buone notizie anche per quanto riguarda il tasso occupazione e di partecipazione al lavoro, come la presenza nei luoghi di lavoro di donne con figli piccoli; in calo gli infortuni mortali permanenti, dove c’e’ un vantaggio sulla media nazionale. A livello economico bene il reddito medio complessivo (il piu’ alto si registra nel I e II Municipio, il piu’ basso nel V e VI), come e’ piu’ basso della media il livello di famiglie in grave difficolta’ economica e quello degli individui a bassa intensita’ lavorativa.

Uno dei tasti piu’ dolenti e’ quello della fiducia nelle istituzioni: e’ minore della media quella dei romani nei confronti del governo locale del Campidoglio. Sempre sul fronte istituzionale, da registrare una piu’ bassa eta’ media dei consiglieri comunali, 45 anni contro i 47 del trend nazionale, e bene la presenza di donne in Assemblea capitolina.
Per quanto riguarda reati e sicurezza la situazione e’ nella media, mentre e’ molto alta la spesa per quanto riguarda il patrimonio culturale ma e’ altresi’ maggiore l’insoddisfazione dei cittadini per il paesaggio del proprio luogo di vita. Per quanto riguarda lo smog, Roma va bene sul numero di autovetture inquinanti ma ne conta uno minore della media di auto elettriche; bene invece su inquinamento acustico ed elettromagnetico. Il tasso di motorizzazione risulta nella media.

Per quanto riguarda i servizi online, Roma ne offre piu’ di ogni altro Comune italiano, con 50 contro la media nazionale di 31. Su strada, invece, bene posti per km/annui, l’alta domanda di tpl e la velocita’ commerciale dei bus, mentre e’ ulteriormente in calo la gia’ bassa soddisfazione nei confronti dei servizi di mobilita’ e in particolare gli autobus.
Per Marzano “la sfida della sostenibilita’ si vince soltanto insieme. È per questo che Roma Capitale ha voluto valorizzare le collaborazioni con Istat e Asvis e produrre il secondo rapporto sul benessere equo e sostenibile della citta’, che comprende 109 indicatori riferiti a 12 domini”. In linea con lo scorso anno, il confronto fra Roma Capitale e gli altri contesti territoriali e’ stato realizzato in alcuni casi con il dato regionale e nazionale, in altri con grandi Comuni italiani. Quest’anno il rapporto si arricchisce anche di confronti temporali sulla base delle informazioni statistiche ufficiali disponibili, riferite principalmente agli anni 2015, 2016 e 2017. A testimoniare l’importanza dei temi del benessere e della sostenibilita’ per l’amministrazione capitolina, inoltre, la presentazione del rapporto fa parte delle iniziative messe in campo da Asvis nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019.

Secondo Blangiardo “questi indicatori sono estremamente importanti per far conoscere la realta’ vera in un momento in cui siamo circondati da informazioni false. Cosi’ invece si ha un quadro non perfetto, ma un buon quadro per capire cosa sta succedendo e cosa sta cambiando: e’ un risultato estremamente importante. Non e’ solo conoscenza- ha sottolineato il presidente dell’Istat- ma uno strumento per agire che viene fornito a chi ha le leve di comando e puo’ capire come agire per correggere la rotta e migliorare la qualita’ della vita”. In particolare, su Roma “ci sono elementi positivi e negativi, pro e contro da valutare”.

Per Fioramonti “il Bes e’ una grande sfida di carattere economico che nasce dal confronto tra gli economisti sulla inappropriatezza degli indicatori economici tradizionali. Bisogna misurare anche la quantita’ della crescita, non solo la qualita’, per questo il Bes deve diventare uno strumento operativo per guidare la decisione politica ed economica. Questi indicatori non sono solo valori ma indicano, come dice la parola, la strada e la direzione da seguire”.