Calabrese: su manutenzione Metro noi interveniamo, in passato mai

Roma – “La manutenzione straordinaria delle metropolitane e’ un tema fondamentale e complesso. Ma per la vecchia politica era semplice: zero manutenzione, zero cantieri, zero disagi. Noi invece stiamo intervenendo per rinnovare l’intera rete. Investiamo oggi per avere una metro migliore, prendendoci la responsabilita’ di fare anche scelte difficili per portare avanti i cantieri.”

“Dopo le stazioni della linea A, abbiamo dato il via a lavori straordinari sulla linea B per la sostituzione di ben 48 impianti, tra scale mobili, ascensori e tappeti mobili, che riguarderanno in totale dieci stazioni. Si tratta di lavori imprescindibili e fondamentali in quanto gli impianti, dopo 30 anni, sono arrivati a fine vita tecnica”.

E’ quanto fa sapere su facebook l’assessore alla Mobilita’ del Comune di Roma, Pietro Calabrese.

“Nelle stazioni con strutture piu’ complesse- spiega- questi interventi richiedono l’inderogabile chiusura per le norme sugli esodi in sicurezza in caso di necessita’, per cui a prescindere sia dalla programmazione dell’intervento, peraltro previsto fin dal precedente affidamento, sia dalla possibilita’ di operare con piu’ squadre contemporaneamente, cosi’ come invece e’ possibile per le stazioni che rimarranno aperte.”

“Ecco perche’ a partire dal prossimo 5 ottobre la fermata di Castro Pretorio sara’ chiusa, mentre Policlinico chiudera’ dal 29 novembre. Saranno le uniche due stazioni a chiudere, mentre per i medesimi lavori di sostituzione di scale e ascensori, rimarranno comunque aperte le stazioni con strutture meno complesse: Bologna, Tiburtina, Monti Tiburtini, Quintiliani e S. Maria del Soccorso, dove i lavori sono gia’ iniziati, e le stazioni di Piramide, Rebibbia e Pietralata, dove i lavori inizieranno in seguito”.

“Tutte le stazioni interessate- conclude- avranno cosi’ impianti di nuova generazione. Come sempre vi terremo aggiornati sullo svolgimento dei lavori, la cui durata, oltre ai tempi necessari ai collaudi Ustif, dipenderanno dagli impatti dell’emergenza in corso su tutta la filiera coinvolta nel lavoro. Vorrei ricordare, infatti, che proprio nel periodo piu’ difficile dell’emergenza Covid molte aziende non hanno potuto lavorare o tenere attiva la produzione a causa delle restrizioni imposte”.