Campidoglio, ambulanti in piazza contro il Farmer’s market

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    Un centinaio di operatori dei mercati romani sta protestando in piazza del Campidoglio contro i «Farmer’s market». «Alemanno apri la finestra», urlano. Molti di loro stanno usando fischietti. «Alemanno chiacchiere e distintivo. O meglio Aledanno!», hanno scritto su alcuni cartelloni. «Protestiamo contro i farmer’s market, contro il rallentamento del programma dei mercati rionali contro le tante cose che non vanno in questa città. È questo il popolo di lavoratori sul terreno pubblico che è più a contatto con la città. Questo malcontento deve essere portato all’attenzione dei politici che ne devono tenere conto. È la prima delle tante manifestazioni che faremo per chiedere di mettere ordine nella città», ha detto il presidente di Confcommercio Roma Cesare Pambianchi che sta partecipando alla protesta dei lavoratori ambulanti. «Manca la programmazione commerciale – ha aggiunto – Anzichè avere un piano commercio abbiamo una serie di spot: una volta i centri commerciali, poi i farmer’s market e a seguire i mercatini della domenica. Siamo stanchi di tutto questo. Chiediamo il blocco del sistema dei mercvatini, di mettere ordine nell’ambulantato esistente e che non ci sia ricorso a forme di abusivismo: Roma è piena di camionicini che vendono fiori e frutta. Ma è una città d’arte che va rispettata, non un suk». Alcuni manifestanti urlano «buffone, buffone» e «Alemanno mettici la faccia». «Di farmer’s market non c’è bisogno. Nei mercati romani ci sono 400 operatori diretti e ce ne sono altri 200 che vendono con un posto fisso», ha detto Franco Gioacchini, il presidente dell’Upvad (l’associazione degli operatori su aree pubbliche dell’area metropolitana di Roma che aderisce a Confcommercio Roma). «I farmer’s market ricevono incentivi dal Comune, dalla Regione e dalla Camera di Commercio, pur esserndo forme di vendita nella quasi totalità ‘spuriè. Basti pensare che in molti farmer’s market vengono commercializzati prodotti non di propria produzione, come dovrebbe essere, ma acquistati altrove, anche al Car. Dunque parlare di prodotti a chilometro zero diventa spesso solo uno sponsor». «Tra Roma e Provincia ci sono diciotto farmer’s market. Molte volte non vengono neanche seguite le norme sanitarie. La gente è esasperata». Diversi sono i punti della protesta. Tra questi il piano del commercio. «È in gravissimo ritardo e siamo stanchi di aspettare», ha spiegato Pambianchi.

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