Campidoglio. Sale a 400 il numero dei tutori volontari
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Sale a 400 il numero dei tutori volontari per minorenni stranieri non accompagnati che hanno completato la formazione. Baldassarre: “Stiamo garantendo innovazione che incide su vita persone” Marzetti: “tutori volontari forniscono strumenti per favorire inclusione”.
Roma – Prosegue il percorso di formazione dei tutori volontari per minorenni stranieri non accompagnati. Presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio sono stati consegnati gli attestati di fine corso a oltre 200 persone alla presenza dell’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre, del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti, il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Mario Papa e il Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma Alida Montaldi.
Nel complesso sono 700 le persone che, nel Lazio, hanno risposto all’avviso pubblico dello scorso 20 giugno pubblicato dal Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Sino a oggi 400 hanno completato la formazione (30 ore di corsi suddivisi in tre moduli di tipo fenomenologico, giuridico e psico-sociosanitario) e un’ampia maggioranza proviene dal territorio di Roma Capitale. Le principali funzioni, introdotte dalla Legge 47 del 2017, sono:
– svolgere il compito di rappresentanza legale assegnato agli esercenti la responsabilità genitoriale;
– perseguire il riconoscimento dei diritti della persona minore di età senza alcuna discriminazione;
-promuovere il benessere psico-fisico della persona di minore età;
– vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni;
– vigilare sulle sue condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione;
– amministrare l’eventuale patrimonio della persona di minore età
“Il tutore volontario è una figura necessaria e imprescindibile perché, prima di tutto, garantisce ascolto. Il Lazio è all’avanguardia in questo senso: nella nostra Regione stiamo registrando una massiccia partecipazione, mentre altri territori non sono ancora partiti. La formazione è il primo tassello su cui costruire un percorso che andrà a incidere fortemente sulla vita di queste persone: si tratta quindi di un investimento immediato, ma anche di un ragionamento a lungo termine. Il lavoro che stiamo portando avanti dimostra come una leale collaborazione tra istituzioni sia lo strumento migliore per valorizzare ogni risorsa a disposizione”, sottolinea l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
“Una partecipazione elevatissima ci sta consentendo di costruire una squadra di altissima qualità. Il dialogo e le sinergie tra le istituzioni è il terreno più efficace per costruire un percorso innovativo. Formazione e aggiornamento continuo sono i due elementi su cui investire per un importante salto di qualità. Questi ragazzi che vivono nelle case famiglia o nei centri di accoglienza saranno supportati da privati cittadini che metteranno il loro tempo a disposizione, insegnando loro la lingua, dandogli gli strumenti per l’inclusione. Voglio ringraziare sentitamente l’amministrazione capitolina per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nella promozione del bando”, commenta Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti.