CasaPound: “A Ostia collettivi hanno inventato aggressione per fomentare tensione”

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    «È incredibile la fantasia di certi collettivi e coordinamenti antifascisti di Ostia, che inventano tentate aggressioni, scritte sui muri, atti intimidatori e addossano la responsabilità a CasaPound, con il chiaro tentativo di fomentare un clima di tensione e alimentare la logica degli opposti estremismi, per coprire gli atti di violenza reali compiuti dai loro compagni a Roma e a Napoli negli ultimi giorni». Così Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano, ha commentato in una nota il comunicato stampa firmato dai collettivi autorganizzati e ripreso ieri da diversi siti internet. «È singolare – si legge nella nota – che per una tentata aggressione armata non risulti alcuna denuncia, come è singolare che scritte sui muri, che sembrano opera della stessa mano che oltraggiò piazza Anco Marzio il 12 Febbraio scorso quando venivano ricordati martiri delle Foibe e che non sono firmate da alcuna sigla vengano ricondotte con estrema facilità a CasaPound, così come viene ricondotto senza alcun dubbio all’associazione l’atto vandalico su una corona di fiori che viene reso noto con dieci giorni di ritardo». «Quello che ci stupisce – conclude la nota – è che partiti che hanno rappresentanti istituzionali all’interno del Municipio, come il Pd e i Verdi, prestino il proprio nome per farneticazioni e calunnie come queste e che alcuni mezzi di informazionie riportino queste invenzioni senza accertarsi di alcunché. Non cadremo nelle provocazioni di chi vorrebbe trasformare Ostia in un teatro di scontri, non faremo il gioco di chi vorrebbe eliminare con la calunnia e la falsità chi ha un pensiero non conforme, continueremo per la nostra strada, rispondendo alle accuse mosse verso di noi moltiplicando le nostre iniziative sociali, culturali e di solidarietà che ci hanno reso oggi una realtà radicata sul territorio. Non sarà certo il tentativo di qualche paranoico millantatore a farci cambiare rotta».

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