Casapound. Radicali: sequestro via Napoleone anche grazie a nostra denuncia

Roma – “Le indagini che hanno portato al sequestro dello stabile occupato da Casapound in via Napoleone III a Roma sono partite dai gravissimi fatti di Casal Bruciato che, insieme alle associazioni 21 Luglio e A Buon Diritto, avevamo denunciato alla procura della Repubblica di Roma a maggio dello scorso anno. Tra le ipotesi di reato contestate, infatti, le attivita’ di propaganda e istigazione alla discriminazione razziale, etnica e religiosa che avevamo sottolineato nel nostro esposto”. Cosi’ in una nota Francesco Mingiardi e Simone Sapienza, segretario e presidente di Radicali Roma.

“I fatti di un anno fa a CasalBruciato, quando Casapound tento’ di impedire con la violenza a una famiglia rom di entrare nell’appartamento regolarmente assegnatole, sono gravissimi. Casapound e altre formazioni di estrema destra riuscivano ad intercettare in anticipo i provvedimenti di assegnazione delle case popolari ed era loro consentito di organizzare vere e proprie imboscate xenofobe. A Roma l’emergenza abitativa deve essere governata con l’unico obiettivo di superare il disagio sociale legato all’insufficienza e all’inadeguatezza di soluzioni abitative e, per questo, non puo’ subire condizionamenti e strumentalizzazioni fasciste”. radicaliroma.it