Caudo: per ponte sull’Aniene facciamo raccolta firme

Più informazioni su

Roma – Potrebbe collegare la fermata della linea B1 Conca d’Oro alla zona di Sacco Pastore in pochi minuti, facendo passare pedoni e ciclisti sopra l’Aniene. Era sul punto di essere realizzato. Ma dopo circa dieci anni di attesa, trascorsi inutilmente tra progetti sbagliati e gare annullate, ora e’ di nuovo a rischio stop a causa della liquidazione di Roma Metropolitane. Parliamo del ponte pedonale sull’Aniene, una delle opere accessorie legate alla realizzazione della linea metropolitana B1 piu’ attese dai residenti del III Municipio. Delle sorti del ponte se n’e’ parlato questa sera nel corso di un’assemblea pubblica alla scuola Manzi, alla presenza del presidente del Municipio, Giovanni Caudo, e di molti cittadini del quartiere. “Fare questo ponte e’ vitale- ha spiegato lo stesso Caudo- È una priorita’ non solo per questa zona ma per tutta la citta’”. E per questo a breve partira’ una raccolta di firme. “Ci sono circa 5.000 abitanti del quartiere Sacco Pastore che stanno aspettando questa opera da decenni- ha spiegato Caudo- Questo ponte li consentirebbe di affrancarsi dalla macchina perche’ li collegherebbe in poco tempo alla metropolitana. Siamo ad un passo dalla conclusione dell’iter, basterebbe chiudere la conferenza dei servizi e fare la gara d’appalto”.

“Abbiamo detto alla sindaca Raggi che con la liquidazione di Roma Metropolitane questo progetto rischia di tornare al punto di partenza e le abbiamo chiesto di prendersi l’impegno davanti ai cittadini sul fatto che il ponte si fara’- ha aggiunto Caudo- Oggi era invitata qui ma non ha avuto tempo di venire. Per questi ora noi lanceremo una raccolta firme, rinnovando questa esigenza e chiedendo alla Raggi un impegno formale: che venga confermato il cronoprogramma che prevedeva la gara entro gennaio. È impensabile che tutto il lavoro fatto quest’anno venga buttato. Spero che il sindaco capisca quanto e’ facile questo goal, se solo ci si impegna. Deve solo dare seguito agli atti. Non e’ una questione di soldi, tanto per essere chiaro”.

Più informazioni su