Caudo: sì a piano strategico digitale per città

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Roma – Cosi’ Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio e candidato alle primarie del centrosinistra per Roma 2021, durante l’incontr0 tematico “fori virtuali” dal titolo “La citta’ dei diritti digitali”: “Un Piano Strategico Digitale per Roma al servizio di una societa’ piu’ giusta e democratica. Altre citta’ si stanno muovendo in questo senso: e’ il caso di Barcellona. Possiamo fare nostro questo esempio e arricchirlo ulteriormente.”

“I dati che immettiamo nella rete, infatti, sono una risorsa preziosa che devono essere messi al centro dei bisogni della collettivita’ e non finalizzati unicamente ai profitti delle grandi multinazionali.”

“Le persone devono essere al centro delle politiche e dell’innovazione, sempre. Altrimenti stiamo certamente perdendo qualcosa di terribilmente importante”. Cosi’ Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio e candidato alle primarie del centrosinistra per Roma 2021, durante il terzo degli incontri tematici “fori virtuali” dal titolo “La citta’ dei diritti digitali”, ieri sera in diretta sulla sua pagina Facebook.

“Oggi a Roma- precisa Caudo- parlare di digitale significa unicamente riferirsi alla smaterializzazione dei documenti e alla comodita’ di avere un certificato online.”

Ancora Caudo: “Non basta, dobbiamo andare oltre, entrare davvero nel terzo millennio e utilizzare le tante informazioni di cui noi stessi siamo gli artefici per la costruzione di soluzioni e scelte ottimali per il governo delle nostre realta’.”

“Dobbiamo imparare a considerare i diritti digitali alla stregua dei diritti umani: basti solo pensare alle tante implicazioni ed utilita’ che potrebbero avere nell’individuare in anticipo i bisogni dei cittadini, sul fronte del welfare e della sanita’, e all’uso fondamentale che potremmo farne in temi chiave come la mobilita’ sostenibile, la transizione energetica, la lotta al cambiamento climatico, il miglioramento della qualita’ dell’aria e ai fini della stessa partecipazione democratica.”

Prosegue Caudo: “Dotare Roma di un piano strategico digitale dovrebbe essere un imperativo politico e uno dei prossimi passi per il benessere di tutti i romani e le romane.”

“Occorrerebbe inoltre, piu’ in dettaglio, che in questo documento fosse chiaramente evidenziato il principio della sovranita’ tecnologia dei cittadini con la responsabilita’, in capo alle imprese, di fornire i dati alla citta’ in sede di contrattazione pubblica, in modo che lo stesso comune, che si occupa gia’ di diritti basilari quali la cittadinanza e l’anagrafe, possa diventare anche il custode dei nostri diritti digitali.”

“A questo scopo, pero’, sarebbe opportuno prevedere la costituzione di una vera e propria officina digitale del Comune di Roma per il trattamento dei dati, che promuova la raccolta di dati e di informazioni come forma di democrazia dal basso. Con tutte le implicazioni in termini di accesso ai servizi, uso temporaneo di spazi, che cio’ comporta”, conclude Giovanni Caudo.

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