Cavallari: commercio su area pubblica sta morendo, interventi necessari

Roma -“Il Commercio su area pubblica sta morendo. Ci sono mercati che vengono chiusi come quello di Casalotti, bancarelle che faticano ad incassare la giornata e altre che non ce la fanno a riaprire. Domenica prossima tornera’ Porta Portese tra mille incognite legate alla logistica e alla tenuta delle norme di distanziamento. Con una crisi tanto feroce che si sta abbattendo sul commercio, sono necessarie e urgenti misure specifiche, tarate per sostenere gli operatori su suolo pubblico, la cui professione rischia di rimanere polverizzata nel dopo Coronavirus. Si tratta di realta’ che, per questioni intrinseche legate anche ai vincoli logistici di distanziamento, avranno necessariamente tempi di riavvio piu’ lunghi e dunque sono bisognose di un supporto ulteriore da parte delle istituzioni”. Cosi’, in una nota, il consigliere della Regione Lazio, Enrico Cavallari (Italia Viva) a margine del sopralluogo in Vaticano dove ha incontrato i venditori ambulanti di souvenir.

“Basta fare un rapido giro per Roma per verificare che le misure messe in campo non bastano per far ripartire il comparto- aggiunge- Oggi, in una piazza San Pietro deserta, ho trovato i venditori di ricordi abbandonati a se stessi, senza un cliente ma comunque bisognosi di lavorare. Non basta dire l’Italia riparte, bisogna farla ripartire! E dare appunto sostegno a quegli operatori, padri di famiglia, che avranno tempi piu’ lunghi per rialzare la testa”. “Anche in Regione Lazio vanno messe a punto misure urgenti, snelle ed efficaci per i commercianti su aree pubbliche- conclude Cavallari- Un attento monitoraggio del territorio e’ senz’altro la strada maestra da seguire per innestare provvedimenti specifici e mirati alle realta’ piu’ critiche e in palese difficolta’”.