Cciaa Roma: per 65.7% imprese fatturato ancora in calo in I trimestre 2021

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Roma – A causa delle nuove ondate del contagio, nel primo trimestre 2021 fatturato ancora in calo per il 65,7% delle imprese romane. Per la stragrande maggioranza delle aziende (84,9%) la situazione si normalizzera’ solo nel 2022, a pandemia sconfitta. Una parte importante di imprese sta potenziando i canali di vendita digitali (18,8%), la formazione del personale (10,9%) e la personalizzazione dei prodotti (26,8%).

Sono i dati dell’Osservatorio permanente istituito dalla Camera di commercio di Roma che ha elaborato un nuovo report che indaga sull’impatto della pandemia nei bilanci 2020 delle imprese, ma si concentra soprattutto sulle aspettative degli imprenditori relativamente al 2021, e alle azioni che le imprese stanno mettendo in campo per contrastare la situazione e ripartire quando si tornera’ alla normalita’.

L’Osservatorio predisposto dalla Camera di commercio di Roma sta fornendo, da marzo 2020 a oggi, un costante aggiornamento sull’evoluzione dei fatti, cercando di cogliere il sentiment degli imprenditori e identificando i provvedimenti che meglio si sono prestati a contenere il danno economico subito dalle imprese e studiare strategie utili per il rilancio.

La Camera di commercio di Roma ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative delle attivita’ economiche di Roma e provincia per valutare l’impatto economico del coronavirus e fornire un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione.

Questa nuova indagine e’ stata somministrata tra il 24 e il 29 marzo 2021. Le imprese del campione hanno nel 67% dei casi la sede nel comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto della provincia di Roma. L’84,6% delle imprese ha tra 0 e 9 dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle imprese ha oltre 50 dipendenti.

NORMALITÀ SOLO NEL 2022 – Questa indagine si concentra soprattutto sulle aspettative degli imprenditori relativamente all’anno in corso e alle azioni che si stanno attuando per fronteggiare la situazione e ripartire appena possibile. Il 2020 e’ stato un anno durissimo per le imprese, ma la crisi ha colpito in maniera molto diversa il sistema imprenditoriale romano. Anche il 2021 sara’ un anno difficile, e la quasi totalita’ del tessuto produttivo si aspetta una normalizzazione dell’attivita’ economica solo nel 2022.

CONSUNTIVO FATTURATO 2020 – Per il 47,7% delle imprese intervistate la riduzione di fatturato nel 2020 ha superato il 30%. In totale per il 79,1% delle imprese il fatturato e’ diminuito (per il 31,4% delle imprese il fatturato e’ diminuito fino al 30%) a fronte di un 20,9% che ha visto invece il fatturato stabile o in aumento. Dopo un anno cosi’ difficile il 29,3% delle aziende dichiara di essere in una situazione di vulnerabilita’ e di aver proseguito l’attivita’ solo grazie alle misure di sostegno messe in campo, mentre un altro 31,4% pensa che ci siano concreti rischi di chiusura dell’azienda nel 2021.

FATTURATO PRIMO TRIMESTRE 2021 – Fatturato primo trimestre 2021 Il 25,9% delle imprese si aspetta un fatturato stabile nel primo trimestre 2021, mentre solo l’8,4% si aspetta un aumento. Il restante 65,7% prevede una ulteriore diminuzione del fatturato nel primo trimestre 2021. Inoltre, per l’84,9% delle imprese la situazione si normalizzera’ solo nel 2022.

PREPARARSI ALLA NORMALITÀ – Come si sta preparando l’impresa per il ritorno alla normalita’ Quasi due imprese su tre pensano che non siano necessari cambiamenti aziendali e che il ritorno alla normalita’ dipendera’ solo dalla fine dell’emergenza sanitaria. Una parte importante di imprese sta invece potenziando i canali di vendita digitali, la formazione del personale e la personalizzazione dei prodotti.

PERICOLI PER LA RIPRESA – Per il 33,5% delle imprese l’epidemia ha causato un abbassamento delle aspettative per il futuro, il 31,8% delle imprese pensa che ci saranno molte chiusure e un aumento dei disoccupati significativo, per quasi il 30% delle imprese un altro motivo che potrebbe compromettere la ripresa e’ lo slittamento degli investimenti e anche, per il 23% delle imprese, l’aumento della propensione al risparmio delle famiglie legato all’incertezza per il futuro.

QUADRO DI FORTE SOFFERENZA – “I risultati di questa nuova indagine- afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma- delineano un quadro di forte sofferenza per il nostro tessuto produttivo, ma anche un impatto della crisi differenziato: piu’ contenuto per manifatturiero e costruzioni, molto forte per alberghi, ristoranti e commercio dove il calo del fatturato e’ piu’ marcato e la ripresa ancora lontana dal manifestarsi.

La pandemia, senza dubbio, ha poi accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese e lo dichiara quasi una su quattro (22,6%) ma le piccole, che rappresentano la spina dorsale del nostro tessuto produttivo, hanno spesso un livello delle competenze che e’ un punto debole. Per questo e’ necessario un grande sforzo, da parte di tutti gli attori preposti allo sviluppo, per accompagnare le Pmi nella trasformazione digitale perche’ e’ ormai una scelta obbligata: solo se l’impresa e’ innovativa, sopravvive.

In generale, l’Osservatorio della Camera di commercio attivato a marzo 2020 in concomitanza con l’avvio del primo lockdown ci ha restituito l’immagine di un sistema imprenditoriale locale che non si arrende, seppur tra molte difficolta’. Dopo un anno la situazione resta complessa, ma la campagna vaccinale in costante potenziamento, il nuovo decreto ristori e i fondi del Recovery Plan inducono a un minimo di ottimismo per i mesi a venire.

Roma, la Capitale d’Italia, puo’ e deve ripartire. Il tempo delle rendite e’ finito, serve una nuova visione di sviluppo e auspico- conclude Tagliavanti- che venga realizzato un grande progetto capace di legare insieme le filiere della produzione, del sapere, dell’innovazione e della conoscenza, facendo leva sul grande patrimonio della nostra citta’. Noi, come Camera di commercio, siamo pronti a dare il nostro contributo”.

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