Celli: centri anziani, nessuna certezza su riapertura

Roma – “Anziani e bambini sono le categorie che piu’ hanno subito e stanno continuando a subire le conseguenze della pandemia. Dare certezza sulla riapertura di scuole e centri anziani e’ una priorita’ che puo’ diminuire il senso di isolamento e solitudine e dare speranza anche alle famiglie su una ripresa della socialita’ in piena sicurezza. Per questo ho sollecitato la commissione Trasparenza di oggi, dopo aver chiesto a vuoto da mesi quella Sociale. Oggi pero’ la commissione e’ stata disertata da assessori e uffici. Cosi’ non sappiamo come e quando riapriranno i centri anziani”. Cosi’ la capogruppo in Campidoglio della Lista Civica RTR, Svetlana Celli.

“Eppure la rete dei centri costituisce un punto di riferimento quotidiano e di solidarieta’ per molti anziani- aggiunge Celli- favorisce il superamento di molte criticita’ legate alla solitudine e all’isolamento, un ruolo piu’ che mai utile anche nel post coronavirus. La loro riapertura- dice- non puo’ essere differita oppure gestita senza condivisione sulle misure utili di prevenzione. Invece, con l’ordinanza del 30 giugno, la Sindaca ha lasciato la responsabilita’ di una riapertura prima del 30 settembre ai direttori dei Municipi, che ovviamente ci penseranno due volte prima di consentire la riapertura di un centro, per di piu’ senza garanzie da Roma Capitale”.

“Secondo lo stesso provvedimento- prosegue la consigliera capitolina Svetlana Celli- la riapertura dei centri anziani sara’ possibile solo dopo la verifica del rispetto delle norme anti-covid e si attribuisce ai presidenti dei centri la verifica delle condizioni per l’apertura, come la sanificazione degli ambienti, gli interventi di manutenzione ordinaria degli spazi, la pulizia dei filtri per gli impianti di condizionamento, l’acquisto di gel disinfettante, il rispetto della distanziamento e l’uso obbligatorio della mascherina”.

Per la capogruppo capitolina della lista RTR si tratta di “un atteggiamento pilatesco quello dell’Amministrazione centrale che denota scarsissima attenzione per le questioni che riguardano gli anziani. Lo stesso scarso interesse che purtroppo gia’ abbiamo visto nella vicenda del nuovo Regolamento sui centri anziani, redatto senza nessuna forma di partecipazione e di coinvolgimento dei diretti interessati e che purtroppo non portera’ da nessuna parte. Sarebbe stato invece necessario un piano cittadino condiviso con i coordinatori dei centri, per riportare progressivamente alla riapertura e fare una stima dei fondi necessari per far fronte alle numerose spese a cui i Centri andranno ora inevitabilmente incontro”, conclude.