Centinaio: troppi ‘no’ ammalano Paese, porte aperte a 5S ma senza Conte

Roma – “Contatti tra alcuni nostri esponenti e quelli del Movimento 5 Stelle sono ancora in corso. Noi, anche in questi giorni, una porticina l’abbiamo tenuta aperta. Ovviamente deve esserci un passo indietro del presidente del Consiglio”. Cosi’ il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio intervistato dal quotidiano ‘Il Mattino’.

“Siamo disponibili a riaprire ai 5 Stelle se ce lo chiede il Capo dello Stato- puntualizza Centinaio- ma purche’ la modalita’ di lavoro all’interno dell’esecutivo ritorni quella prima della campagna elettorale europea. Mi risulta che sono tanti i 5 Stelle che non vogliono andare con Renzi e Boschi, ma vorrebbero continuare a governare con noi. Siamo sempre disponibili a sederci attorno a un tavolo, ma- sottolinea- bisogna ripartire dallo spirito originario. Di troppi ‘no’ il Paese si ammala”.

Il ministro ribadisce poi la compattezza del partito attorno al segretario Matteo Salvini: “Questa crisi e’ stata decisa insieme. È da aprile che tutti noi ministri e sottosegretari ci lamentavamo con Salvini chiedendogli di staccare la spina. Dal periodo delle elezioni europee a oggi abbiamo avuto mille difficolta’ perche’ ogni provvedimento o veniva rallentato oppure era bloccato dai colleghi grillini. Ci eravamo dati come deadline il 15 agosto per mettere un punto definitivo e cosi’ e’ stato. Non hanno voluto recuperare in nessun modo, eppure io stesso in questi mesi ho fatto da pontiere insieme al ministro Bussetti. In queste ore abbiamo fatto un’analisi tra di noi. Sono stati troppi i no subiti. Ci hanno stoppato sempre”, conclude Centinaio.