Cgil, Cisl e Uil: lavoro agile, chiediamo confronto

Roma – “In merito alle quanto prospettato sui media da esponenti di codesta amministrazione sull’opportunita’ di consolidare l’esperienza del lavoro agile per i dipendenti capitolini, si rappresenta la necessita’ di convocare il necessario tavolo di confronto con le rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici di Roma Capitale”. Lo scrivono in una nota i sindacati di Cgil, Cisl e Uil all’assessore al Personale Antonio De Santis e al direttore del Dipartimenti Organizzazione delle Risorse Umane Angelo Ottavianelli.

“Come e’ noto lo smart working e’ stato attivato come ordinaria modalita’ di lavoro- si legge ancora- per decreto in questa fase di emergenza, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui alla legge 22 maggio 2017, numero 81, come forma di contrasto allo sviluppo dell’epidemia da corona virus. E’ necessario ricordare che il 3 aprile e’ stato sottoscritto un protocollo tra il ministro per la Pubblica amministrazione e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, maggiormente rappresentative nelle pubbliche amministrazioni, nel quale e’ previsto, tra l’altro, che sia: ‘fondamentale promuovere orientamenti comuni e condivisi per agevolare tutte le amministrazioni pubbliche, nell’estesa adozione di modalita’ organizzative di lavoro agile’.”

“Vale la pena di segnalare che anche nel corso del confronto sull’ultimo Ccdi sottoscritto con Roma Capitale si era preso l’impegno a completare la parte normativa del contratto, comprese le forme di lavoro agile (telelavoro – smart working), in applicazione del sistema di relazioni sindacali previsto dal Ccnl.”

“Per quanto sopra, chiediamo che, in coerenza con quel percorso di corrette e costruttive relazioni sindacali fin qui praticato, tali temi formino oggetto di apposito confronto sul tavolo sindacale (anche con le modalita’ a distanza), per concordare la regolamentazione della forma di lavoro agile da applicare a Roma Capitale, prima che l’amministrazione prenda decisioni in merito, cosi’ come previsto dal protocollo convenuto con il ministro per la Pubblica amministrazione e in applicazione del sistema di relazioni sindacali definito nel Ccnl”.