Ciacciarelli: necessaria burocrazia zero, imprese soffocate

Roma – “La parola d’ordine della ripresa deve essere: burocrazia zero. Le imprese ogni anno pagano un prezzo altissimo, 57,2 miliardi di euro a causa del cattivo funzionamento della macchina statale e regionale, sommersa da carte, disposizioni, leggi e decreti che rallentano lo sviluppo del nostro territorio. A distanza di 10 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto liquidita’, tanto per fare un esempio, nessuna impresa e’ ancora riuscita ad ottenere 1 euro di prestito. Per non parlare del caos che domina negli uffici dei commercialisti letteralmente sommersi dalle telefonate dei poveri imprenditori che non sanno se e come possono slittare il pagamento delle tasse, come ricorrere alla CIG, quando verra’ erogata ai propri dipendenti o se possono tornare a operare.”

“Secondo la Cgia di Mestre in Italia si stima vi siano 160.000 norme, di cui 71.000 promulgate a livello centrale e le rimanenti a livello regionale e locale. In Francia, invece, sono 7.000, in Germania 5.500 e nel Regno Unito 3.000, e le imprese di Milano, Torino e Roma (quindi nel Lazio) sono le piu’ penalizzate. Le carte ci uccideranno se non mettiamo un freno a quest’assurdo ed iniziamo a pensare con serieta’ a snellire il nostro apparato burocratico.” E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Lega della Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli.