Cip-Aned: 20 ragazzi trapiantati faranno attività sportiva al Tre Fontane

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Roma – Fornire un momento di svago a bambini e ragazzi in cura dopo un trapianto d’organo o affetti da malattia cronica renale piuttosto che in dialisi, permettergli per la prima volta di fare sport in sicurezza e insegnargli le basi delle discipline sportive non solo per migliorare nella tecnica e nella tattica ma anche sotto il profilo motorio e della coordinazione.

Sono le finalità di “Un sogno nel pallone”, il progetto promosso da Aned onlus e che ha preso spunto dal sogno di un ragazzo di 12 anni. Perché i bambini e ragazzi affetti da malattia renale cronica non possono prendere parte a molte attività sportive organizzate per i loro coetanei in buona salute: ad esempio le scuole calcio.

Grazie al Comitato Italiano Paralimpico, che metterà a disposizione il suo centro sportivo del “Tre Fontane” a Roma, per la prima volta 20 tra bambini e ragazzi (dagli 8 ai 26 anni) hanno potuto realizzare questo sogno e praticare da gennaio calcio A 5, nuoto, atletica leggera e tennis.

Sotto la supervisione di tecnici qualificati e di un medico supervisore, per due domeniche al mese 12 ragazze e 8 ragazzi (3 in dialisi, 4 con trapianto d’organo e uno con malattia renale cronica), riuniti nel “Team La Fenice”, potranno allenarsi e partecipare a partite amichevoli appositamente organizzate.

Un piccolo antipasto c’era già stato a luglio dello scorso anno, quando si svolse il minicamp di 4 giorni “Il sogno nel pallone” che vide la partecipazione di 8 ragazzi che adesso si sono quasi triplicati e vedono la prospettiva di potere partecipare, una volta migliorate le proprie prestazioni e abilità sportive, ai World Transplant Games: competizioni internazionali che si svolgono ogni 2 anni e riuniscono gli atleti trapiantati provenienti da tutto il mondo e che soprattutto rappresentano un momento di divertimento e condivisione anche fuori dall’ospedale.

“Vediamo ragazzi e ragazze che prima non uscivano da casa e adesso invece ci ringraziano, perché lo stimolo di partecipare all’allenamento della domenica e poi ai prossimi giochi nazionali che si svolgeranno dal 17 al 19 giugno in Lombardia li riempie di gioia e riescono ad affrontare la giornata pensando a questi eventi che vengono organizzati”, ha raccontato Bruno Galimberti, allievo istruttore tecnico FITRI e papà di tre maschi affetti da malattia cronica renale.

Uno di loro, Edoardo, 7 anni di età, parteciperà a “Un sogno nel pallone”: “Voglio giocare a calcio, sono un attaccante, diventare un campione e partecipare a una gara importante”. In Italia ci sono 8mila persone l’anno che attendono un trapianto d’organo e il completamento del centro sportivo del Cip alle Tre Fontane consentirebbe di ampliare in maniera consistente l’offerta sportiva per trapiantati o malati cronici renali, per i quali peraltro l’attività motoria è parte del percorso terapeutico.

“E’ un progetto al quale tengo tantissimo- ha detto il presidente del Cip, Luca Pancalli- Fin dalla prima ora ho sposato i progetti di Aned e Aned Sport, ai quali faccio i miei auguri per i rispettivi 50 e 30 anni di attività, perché i bimbi e i ragazzi trapiantati o malati cronici renali hanno diritto allo sport al pari di qualunque altro cittadino. E non avendo trovato una casa abbiamo ritenuto che quella del Cip avrebbe potuto aiutarli. Abbiamo siglato una convenzione con Aned Sport ed è associazione benemerita del Comitato paralimpico, li sosteniamo nell’opera meritoria e strategica di promozione dello sport, a partire dai bimbi che hanno malattie renali croniche fino ai ragazzi.

Lo sport “deve essere divulgato nella maniera più ampia possibile perché è un diritto di cittadinanza e fin dalla prima ora questo con Aned era un matrimonio che si doveva fare- ha aggiunto Pancalli- Spero quanto prima si possa arrivare in Italia a mettervi nelle condizioni di fare nascere una federazione italiana di sport per trapiantati riconosciuta dal Cip. Accendere di sorriso il Tre Fontane è una cosa che gratifica il nostro lavoro di dirigenti sportivi”. (Agenzia Dire)

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