CitizenGO: tentativi di censurare nostra campagna andati a vuoto. Non ci fermiamo

Di seguito la nota rilasciata da CitizenGO. "Abbiamo dimostrato che in Italia la libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione, è consentita solo se politicamente corretta.

CitizenGO: solo ieri ricevute innumerevoli minacce. Noi andiamo per nostra strada

Roma – Di seguito la nota rilasciata da CitizenGO. “Abbiamo dimostrato che in Italia la libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione, è consentita solo se politicamente corretta. La campagna #stopaborto avviata ieri da CitizenGO Italia con manifesti affissi nella strade di Roma, in occasione del 40esimo anniversario della Legge 194, ha scatenato l’isteria rabbiosa di collettivi ultrafemministi. E della politica sedicente ‘democratica’. Perché ha osato affermare che le donne sono le prime vere vittime dell’aborto. Gli immediati tentativi di censurare la nostra campagna sono andati a vuoto. Dato che non abbiamo usato gli spazi pubblici comunali ma ci siamo affidati a una concessionaria privata. Tutto ciò ci incoraggia ad andare avanti. La campagna si svilupperà ulteriormente. Con l’utilizzo di camion-vela in diverse città italiane. Ma anche con la distribuzione di centinaia di riproduzioni del manifesto ai partecipanti alla prossima Marcia per la Vita. Manifestazione in programma questo sabato a Roma (raduno ore 15 a Piazza della Repubblica)”.

CitizenGO: in Italia migliaia di cittadini contrari ad aborto

“E’ di tutta evidenza che il concetto di democrazia e libertà di espressione per alcuni è molto relativo. Si è liberi di parlare, a patto che si sia d’accordo con loro- ha dichiarato Filippo Savarese, direttore delle campagne di CitizenGO Italia-. La nostra campagna ha raggiunto il suo scopo. Far uscire allo scoperto tutti coloro che a parole si spendono per la difesa delle donne e che però poi, quando si parla di aborto, non si occupano affatto della scia di dramma e dolore che si porta dietro. Dal Sindaco Raggi alla Cirinnà fino a Selvaggia Lucarelli”.

“Nella sola giornata di ieri abbiamo ricevuto sulle nostre pagine social centinaia di offese. Volgarità e minacce. Alcuni nostri manifesti (regolarmente pagati ed autorizzati) sono stati danneggiati e vandalizzati. Ma tutto questo non ci fermerà. In Italia ci sono milioni di cittadini contrari all’aborto che condividono la nostra azione. Molte migliaia saranno presenti a Roma questo sabato, e non ci sarà censura o minaccia tanto forte da ridurli al silenzio. I nostri manifesti saranno affissi nuovamente. I censori del politicamente corretto dovranno arrendersi all’idea che non tutti sono omologati al pensiero unico. La battaglia per la vita non si fermerà”.