Cna: orari attività imposti da Comune ci sconcertano

Roma – “Siamo stupiti da alcune delle indicazioni fornite dal Comune di Roma regolamentate con l’ultima ordinanza della Sindaca di Roma. Infatti, il presupposto che ci e’ stato evidenziato durante le riunioni intercorse tra la CNA ed il Comune di Roma per la gestione delle riaperture si e’ basato sui picchi del traffico infrasettimanale e su quella base ci e’ stata formulata una proposta”. E’ quanto si legge in una nota della Cna Roma.

“Pertanto- si legge- mai ci saremmo aspettati di registrare la chiusura forzata delle attivita’ economiche normalmente aperte la domenica pomeriggio o di quelle che avrebbero potuto aprire. In particolare, la chiusura delle gelaterie, delle pasticcerie, dei bar, delle pizzerie a taglio e delle altre attivita’ assimilabili che, notoriamente, registrano un importante picco del loro fatturato, in alcuni casi pari a circa il 25% del totale settimanale, proprio alla domenica pomeriggio, genera sconcerto, preoccupazione e un senso di stupore per la mancata comprensione delle difficolta’ economiche nelle quali versa l’economia delle circa 11.900 imprese del settore che danno lavoro a circa 31.000 dipendenti e garantiscono la tenuta sociale del territorio”.

“A questo- si legge ancora- dobbiamo poi aggiungere che, quando potranno finalmente riaprire, le imprese dell’acconciatura, dell’estetica e dei tatuatori che operano a Roma, e si tratta di circa 12.600 imprese con 22.500 lavoratori alle proprie dipendenze, potranno farlo con le grandissime limitazioni che probabilmente imporranno la prenotazione e un cliente per addetto. Come mai, ci domandiamo, non viene data la possibilita’ di tenere aperte queste attivita’ la domenica pomeriggio?”

“Tra l’altro, sono attivita’ che difficilmente vedono grandi spostamenti per la citta’, anzi molto spesso la scelta del parrucchiere o dell’estetista ricade sulle attivita’ piu’ prossime alla propria abitazione e che quindi difficilmente, con le aperture alla domenica pomeriggio, si genererebbero significative movimentazioni urbane. La CNA di Roma chiede dunque alla Sindaca Raggi di voler rivedere l’ordinanza in senso piu’ ampio, soprattutto qualora lo stato della pandemia dovesse registrare la bassa diffusione attualmente registrata nel territorio della Capitale”.