Codacons: esposto contro chi circola illegalmente

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Roma – A fronte delle tantissime violazioni registrate nella capitale al divieto di spostamenti imposto come misura di contenimento del coronavirus, il Codacons presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in cui si chiede di indagare i responsabili per il reato di concorso in epidemia. “Chiediamo alla magistratura capitolina di attivarsi contro chi, a Roma, mette a rischio la salute pubblica e vanifica gli sforzi di quanti, in questi giorni, stanno facendo sacrifici per rimanere a casa chiudendo negozi e attivita’- spiega il presidente Carlo Rienzi- giungono preoccupanti notizie di assembramenti ingiustificati nei parchi, sulle panchine e in altri luoghi pubblici, e di cittadini che continuano a uscire di casa senza averne alcuna necessita’.”

“Costoro vanno identificati e verso di loro la Procura dovra’ agire per il reato di concorso in epidemia. Anche chi fa jogging nella capitale, in assenza di preciso certificato medico che prescriva attivita’ sportiva all’aperto, incorre nello stesso reato”. L’art. 438 del codice penale stabilisce infatti che “chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni e’ punito con l’ergastolo”. “Chi in questo momento delicato trasgredisce le norme e’ un pericolo per la collettivita’, alimenta la diffusione del contagio e vanifica del tutto gli sforzi del paese, e per questo motivo va punito con la massima severita’”, conclude Rienzi.

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