Colleferro, Conte: sono scioccato, violenza cieca per aver cercato di fermare litigio

Roma – “Sono rimasto scioccato: al punto che ho preferito non rilasciare dichiarazioni. Ho preferito parlare prima coi genitori del ragazzo. L’ho fatto in punta di piedi per non essere invasivo”. Cosi’ il premier Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Beirut, interviene sulla morte di Willy, il 21enne di origini capoverdiane ucciso a Colleferro da 4 ventenni.

“Ho trovato un papa’ affranto, con tutta la famiglia, sopraffatto da questo grande dolore. Non spetta a me farmi carico delle investigazioni giudiziarie. Se ci sara’ o meno l’aggravante razziale – dice Conte – lo scopriranno i magistrati. Io come responsabile primo del governo non mi sento neanche di chiedere una punizione esemplare. Affido all’autorita’ giudiziaria di stabilire le giuste condanne”, risponde a chi gli chiede di intervenire sulla possibilita’ che ci sia, appunto, l’aggravante razziale per gli imputati. Conte invita a “fermarsi un attimo: cosa diremo ai nostri figli? Di non intervenire qualora ci fosse una lite? Willy si e’ permesso di intervenire per sedare un litigio, un diverbio. E si e’ scatenata una cieca violenza. Interroghiamoci”.