Colosseo, Elisa canta per chiedere la fine della guerra in Siria

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Roma – Nella serata di ieri, a porte chiuse, Save the Children ha organizzato l’evento ‘Siria – Colosseo Social 2021 03 14′ per sensibilizzare sui 10 anni di guerra nel Paese arabo.

“Come ambasciatrice di Save the Children, sento dentro, fortissimo, il dovere morale di fare la mia parte perche’ i bambini vittime del conflitto in Siria non siano piu’ dimenticati, cosi’ come ogni altro bambino che vive in un contesto di guerra” ha dichiarato Elisa, la cantautrice che nell’Anfiteatro Flavio ha eseguito alcuni suoi brani tra cui ‘Promettimi’, scritto per il suo secondo figlio e che ha voluto dedicare a Save the Children per affermare il suo impegno perche’ nessun bambino al mondo venga piu’ lasciato indietro. Stando ad una nota dell’organizzazione, l’artista ha aggiunto: “Cantando, ho immaginato davanti a me i volti dei bambini e delle bambine che non chiedono altro che di poter vivere e crescere sereni”.

È per questo, ha concluso Elisa, “che insieme a Save the Children chiedo una promessa alla comunita’ internazionale: quella di adoperarsi in ogni modo perche’ questa guerra orribile finisca prestissimo e i bambini della Siria non vengano mai piu’ ignorati da un mondo indifferente”.

L’ong ricorda che solo nel 2020, 1.454 bambini sono stati uccisi o sono rimasti gravemente feriti. Ancora oggi, a 10 anni dall’inizio delle ostilita’, piu’ di 2 milioni di bambini non possono studiare e andare a scuola e altri 1,3 milioni sono a forte rischio di perdere l’istruzione.

Inoltre l’80% della popolazione vive sotto la soglia di poverta’ e 6,2 milioni di minori rischiano di soffrire la fame perche’ le loro famiglie non possono permettersi di farli mangiare tutti i giorni.

Bambine e bambini che in Siria da dieci anni ormai non conoscono altro che guerra, violenze e distruzione: 157 gli attacchi armati contro le scuole registrati in un solo anno e in quasi una famiglia siriana su tre i figli mostrano evidenti segnali di stress psicosociale.

Bambini siriani come Lara che ha fatto simbolicamente il suo ingresso nel Colosseo deserto grazie al monologo interpretato da Cristina Magnotti, giovane attrice di 11 anni. Un monologo scritto dall’autrice Simona Angioni, tratto da una storia vera, che racconta la storia di una bambina con una valigia rattoppata in cui ha chiuso i suoi giocattoli e, metaforicamente, la sua infanzia. E che chiede attenzione davanti alla mancanza di interesse e a un’assenza ingiustificabile, quella del mondo e dell’opinione pubblica davanti alla tragedia siriana.

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