Commissioni danno via libera a 26 nuovi centri raccolta Ama

Più informazioni su

Roma – Le commissioni capitoline Ambiente e Urbanistica, riunite in seduta congiunta, hanno espresso a maggioranza parere favorevole alla delibera che individua di concerto con i territori 26 aree per la costruzione di centri di raccolta municipali di Ama su tutto il territorio di Roma, andando parzialmente a revocare il provvedimento dell’ex commissario straordinario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca.

Hanno votato a favore tutti gli esponenti M5S, il Pd non ha partecipato al voto lamentando la mancata espressione dei Municipi in precedenza.

La delibera – recante a oggetto ‘Nuova individuazione di aree per la realizzazione di strutture logistiche di Ama Spa di supporto al servizio di gestione dei rifiuti urbani ad integrazione e parziale revoca della deliberazione del commissario straordinario con i poteri dell’Assemblea capitolina n. 74 del 15 giugno 2016 (Dec. G.C. n. 151 del 6 novembre 2020)’ – dopo il passaggio nei Consigli municipali previsto dal regolamento e sulla cui necessita’ ci sara’ un approfondimento da parte del Segretariato, passera’ all’aula Giulio Cesare per l’approvazione finale.

A ricostruire il percorso che ha portato al provvedimento e’ stato il vicedirettore generale di Roma Capitale, Roberto Botta: “Tronca aveva individuato 32 aree, ma ci siamo resi conto dopo approfondimenti che di queste ne rimanevano praticabili e condivisibili solo 7, perche’ 25 erano non idonee o tecnicamente o per gradimento e condivisione territoriale.”

“Partendo da questo abbiamo fatto un discorso metodologicamente diverso, vagliando secondo il Prg dove avremmo potuto localizzare le aree e quindi con il dipartimento Urbanistica abbiamo scandagliato tutte le zone con destinazione idonea, che e’ verde pubblico e servizi pubblici, e che fossero gia’ nella disponibilita’ di Roma Capitale, e abbiamo stilato un primo elenco di 91 aree: poi abbiamo eseguito un approfondimento istruttorio sulla logistica di Ama e criteri di funzionalita’ e viabilita’ e sono rimaste 37 aree”.

Tali aree, ha proseguito Botta, “sono state sottoposte a ragionamenti di natura territoriale di confronto con i Municipi e molte sono state ritenute non idonee dai territori per vari motivi, e quindi l’elenco si e’ ulteriormente assottigliato.”

“La stesura definitiva conferma le 7 deliberazioni residue della delibera Tronca e ne aggiunge 19: il totale complessivo dei centri di raccolta di Roma Capitale diverrebbe dunque 40, portando il rapporto delle aree di raccolta per abitante a 1 a 70mila, quando oggi e’ di 1 a 200mila.”

“Il dato ottimale nella corretta organizzazione di un servizio moderno di raccolta dei rifiuti e’ di almeno 1 centro ogni 50mila abitanti, quindi non siamo ancora arrivati all’optimum ma e’ un bel balzo.”

“Ora e’ chiaro che il programma dovra’ essere realizzato e avra’ dei tempi di attuazione che andranno pianificati, anche perche’ Ama prevede di poterne costruire 4-5 l’anno”.

In merito alla condivisione con i territori, ha sottolineato il vice dg del Campidoglio, “tutte le aree sono state confermate dai Municipi, c’e’ stata solo qualche esitazione sull’area di Malfante nell’VIII Municipio perche’ l’assenso e’ condizionato al fatto che Ama si prenda carico di tutta l’area, oggi non molto curata, assumendosene la gestione del verde.”

“Quindi o si stralcia l’area dalla delibera o si lascia dentro rinviando a una fase successiva il confronto con il Municipio sulla realizzazione integrata del centro di raccolta con l’area verde”.

I centri di raccolta, ha concluso Botta, “non sono strutture moleste o nocive ma moderne, e quanto piu’ sono prossime ai cittadini quanto piu’ il servizio puo’ offrire in termini di raccolta ingombranti, differenziata e centri di riuso creativo nell’ottica di un’economia circolare e dell’opportunita’ di dotare l’azienda di sedi zonali o per la logistica”.

“L’unico parere negativo che vede l’area non idonea politicamente, ma non tecnicamente, e’ quello dell’VIII Municipio: ci sono state delle interlocuzioni con il presidente che poi pero’ non sono state formalizzate, percio’ l’ho sentito direttamente e mi ha confermato che l’idea e’ quella di costruire il centro purche’ Ama realizzi contestualmente la parte attrezzata a verde prendendosi cura di un’area oggi abbandonata”, ha aggiunto l’assessore ai Rifiuti del Campidoglio, Katia Ziantoni.

“Ama ha detto che non ci sono problemi, quindi possiamo vincolare l’area ai risultati del tavolo partecipato. aree fondamentalmente tutte vagliate e condivise con territori”, ha sottolineato l’assessore.

“Per quanto riguarda l’area di Montagnola, indicata sempre dall’VIII Municipio, va riprogettata totalmente e va prima ripresa in possesso da parte di Ama, perche’ oggi e’ di proprieta’ del fondo e quindi serve almeno un anno di tempo”.

Questa delibera, ha concluso Ziantoni, “arriva all’esito di molti approfondimenti ed e’ un fondamentale strumento per dotare Roma delle infrastrutture di cui ha bisogno: non sara’ ancora la dotazione ottimale, ma e’ un buon punto di partenza”.

Per il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco (M5S), “questo provvedimnto e’ il risultato di una grande mole di lavoro del tavolo tecnico che portera’ un grande beneficio per Roma. L’obiettivo e’ quello di avere 1 centro di raccolta ogni 30-40mila abitanti, ma il risultato attuale e’ gia’ fondamentale in termini di benefici a economia circolare, cittadini e ambiente.”

“Non parliamo di impianti di trattamento ma di strutture che oggi nei quartieri portano ricchezza e decoro perche’ non ci sono emissioni odorigene, ma il semplice conferimento di ingombranti e differenziata”.

Più informazioni su