Comune rifiuti proposte urtisti, Ana: pronti a guerra

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Roma – “Hanno bocciato tutte le proposte, che rispettavano tutti i coni visivi dei monumenti, coprendosi dietro al tavolo del decoro. Gli operatori pero’ non ci stanno, si stanno scaldando, perche’ vedono che vengono cacciati dalle loro postazioni storiche, mentre migliaia di abusivi ogni giorno ostruiscono indisturbati i coni visivi dei monumenti e importunano i turisti. Loro agiscono indisturbati, mentre i regolari vengono cacciati.”

“Se il Comune di Roma vuole la guerra, siamo pronti alla guerra, siamo pronti a diventare abusivi, ad andare dalla Magistratura, a chiedere alla Guardia di Finanza di sequestrare tutti gli atti. Tutto cio’ che possiamo fare per chiedere giustizia, a questo punto lo faremo. Senza sconti”. A dirlo e’ Angelo Pavoncello, vicepresidente Ana, Associazione nazionale ambulanti, intervistato dall’agenzia Dire subito dopo l’incontro avuto in Campidoglio con l’assessore capitolino allo Sviluppo economico, Carlo Cafarotti, e con il presidente della commissione Commercio, Andrea Coia, in cui la categoria degli urtisti ha portato all’amministrazione le sue proposte alternative alle delocalizzazioni decise dal Campidoglio.

Una richiesta, quella di avanzare proposte, arrivata martedi’ scorso direttamente dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, che aveva dato tempo agli ambulanti fino a oggi. L’incontro, pero’, ha visto l’amministrazione bocciare tutte le alternative presentate dalla categoria. Per quanto riguarda le postazioni a Fontana di Trevi, “come alternativa avevamo proposto via delle Muratte, ma ci hanno risposto che quell’area e’ solo per i librai.”

“Al Pantheon- dice Pavoncello- invece che davanti all’ingresso abbiamo chiesto di spostarci sul lato destro, fuori dal cono visivo, ma anche in questo caso ci e’ stato detto di no. Su questo e su tutto il resto. A questo punto- conclude Pavoncello- se non fanno un’apertura per far lavorare i padri di famiglia noi saremo durissimi e questa volta non faremo sconti. Chiedo peraltro l’immediato intervento del prefetto di Roma in qualita’ di organo di governo, a tutela di tutti. Siamo pronti a chiedere un’ordinanza prefettizia”.

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