Confesercenti: saldi da record ma assenza turisti è pesante

Roma – “Attese timidamente positive per i prossimi saldi estivi a Roma, in partenza sabato”. Quest’anno le vendite di fine stagione, precedute dalle promozioni, vedranno incrementare gli sconti medi, con punte del 50% in molti negozi. “Un’occasione per i consumatori e anche per i commercianti, che putano a contenere i danni: non compensare i mancati guadagni del periodo del lockdown, che ha cancellato un’intera stagione, ma almeno di recuperare parte della liquidita’ persa”. Cosi’ Confesercenti Roma e Lazio, sulla base di un sondaggio tra i propri associati.

“I saldi quest’anno saranno condizionati da una situazione del tutto straordinaria- spiega il presidente di Confesercenti Roma e Lazio Valter Giammaria- I consumatori confermano l’interesse per l’evento promozionale ‘per eccellenza’ delle vendite. La maggior parte dei negozi rispondera’ alle attese aprendo per tutto il mese di agosto, nella speranza di ripartire. Certo, la situazione eccezionale- continua Giammaria- incidera’ sulla capacita’ di spesa delle famiglie.”

“E anche l’assenza di turisti e lavoratori si fara’ sentire. Nemmeno le promozioni, che quest’anno si sono configurate come veri e propri pre-saldi, sono riuscite ad invertire il contesto sfavorevole. La citta’ e’ svuotata, a Roma serve un intervento straordinario del governo che tenga conto delle difficolta’, in particolare del centro storico: se continua cosi’, solo a Roma sono a rischio oltre 2mila Pmi del commercio di abbigliamento e calzature, oltre 2.800 in tutto il Lazio”.

“Anche il Comune di Roma deve fare la sua parte. Bisogna mettere le imprese in condizione di lavorare. La nostra proposta e’ di fermare subito l’ordinanza che limita gli orari dei negozi durante il periodo dei saldi, dal primo agosto e per sei settimane. Poi riunire entro i primi giorni di settembre un tavolo per definire gli orari, lasciando libera’ di apertura il sabato e la domenica.”

“La proposta e’ sostenuta da almeno tre ragioni: la prima e’ che con scuole chiuse, smartworking di circa 400mila lavoratori della pubblica amministrazione e assenza dei turisti, i rischi di assembramenti sono praticamente nulli. La seconda e’ che eliminando i limiti di orario si limita ancora di piu’ il rischio di concentrazione. La terza e’ che se non sosteniamo gli esercizi commerciali, turistici e le attivita’ di servizio, che rappresentano piu’ che in ogni altra citta’ del Paese, un valore sociale ed economico apprezzato nel mondo, rischiano di fallire, mettendo in ginocchio l’economia complessiva della citta’ e desertificando intere vie.”

“Ci aspettiamo- conclude Giammaria- un atto di sensibilita’ e disponibilita’ di confronto da parte dell’amministrazione comunale. Alla Sindaca Virginia Raggi all’Assessore, all’assessore alle attivita’ produttive Carlo Cafarotti, alla Commissione attivita’ produttive presieduta da Andrea Coia e a tutto il Consiglio Comunale, diciamo: non si puo’ essere con il commercio solo a parole, questo e’ il momento di dimostrarlo”.