Consiglio del cibo, Alfonsi-Palmieri: individuati coordinatori tavoli lavoro

Roma – “Grazie a un percorso di ascolto durato un mese con le decine di associazioni che hanno animato la prima convocazione del Consiglio del Cibo dello scorso 23 febbraio, ieri abbiamo individuato e incontrato le 14 persone chiamate, 2 per tavolo, ad animare i 7 gruppi di lavoro che contribuiranno alla stesura del Piano del cibo per la città di Roma”, dichiarano Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente, e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale e Giammarco Palmieri, Presidente della Commissione capitolina Ambiente e del Consiglio del Cibo di Roma.

“I nomi scelti- aggiungono- sono rappresentativi sia del percorso fatto dal Comitato promotore che delle esperienze maturate attraverso il Progetto Europeo F.U.S.I.L.L.I e delle disponibilità raccolte dalle molte associazioni coinvolte nel percorso in questi ultimi mesi.”

“Il primo tavolo, che dovrà occuparsi della governance a partire dalla stesura di una bozza di regolamento del Consiglio che dovrà essere approvato dall’Assemblea Capitolina, sarà coordinato da Emma Amiconi, Presidente della Fondazione per la cittadinanza attiva Fondaca e dall’Avvocato, con esperienze di attivismo civico, Susanna Spafford.”

“Il secondo tavolo su accesso alle risorse, produzione locale e agroecologia, sarà coordinato da Giacomo Lepri, presidente, coordinatore e portavoce della Cooperativa agricola Co.r.ag.gio, e da Andrea Virgili, perito agrario , agricoltore e dirigente di Confagricoltura di Roma e Lazio.”

“Il terzo tavolo su mercati, cibo locale e logistica vedrà coinvolti Giuseppe Casu Agronomo e Direttore di Coldiretti Roma e Francesco Panié, ricercatore e campaigner dell’associazione Terra! Gabriella D’Amico, economista e ricercatrice sulle politiche del cibo, consigliera nazionale del commercio equosolidale e portavoce del Comitato Promotore della Food Policy di Roma si occuperà, insieme a Marino D’Angelo, fondatore e Presidente di Abili Oltre Aps, del quarto tavolo dedicato a economia solidale e filiere alternative”. (Agenzia Dire)