Consiglio Lazio: Covid, fatte scelte tenendo chiari principi trasparenza-privacy

Roma – “Siamo stati impegnati ad affrontare la sfida della lotta al virus attraverso sforzi organizzativi ed economici per assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini e poi lo sforzo di stare vicini con misure concrete a tutti gli attori economici del sistema regionale: imprese e famiglie. Abbiamo compiuto tante scelte tenendo sempre a mente in modo chiaro i principi di trasparenza e privacy”.

Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Devid Porrello, aprendo la ‘Giornata della Trasparenza’ della Pisana dedicata alle “misure di protezione della salute sul lavoro in emergenza Covid-19 nel rispetto dell’equilibrio tra privacy e trasparenza” e alla quale hanno preso parte anche la segretaria generale del Consiglio, Cinzia Felci, Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, Sergio Iavicoli, direttore generale della Comunicazione e dei Rapporti europei ed internazionali del ministero della Salute, Rocco Panetta, componente del Cda e Country Leader per l’Italia dell’International Association of Privacy Professionals e Michele Faioli, professore associato di Diritto del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Questa pandemia ha causato sofferenza in tante famiglie e ha dato impulso a tanti cambiamenti repentini e necessari, ad esempio sulla transizione digitale- ha spiegato Porrello- Un Consiglio che per decenni ha funzionato in maniera standardizzata all’improvviso, si è trovato a funzionare in maniera completamente diversa ma è riuscito a restare sempre fedele alla propria missione”.

La segretaria Felci ha sottolineato che “siamo al 22esimo mese nel quale ci troviamo a gestire il lavoro e l’organizzazione del Consiglio in una situazione emergenziale mondiale che ci ha richiesto di trovare bilanciamento tra i principi di trasparenza e privacy.”

“Il primo atto dell’ufficio di presidenza sulle misure organizzative volte a prevenire il contagio da Covid è del 5 marzo 2020. Dovevamo mettere in piedi all’improvviso un nuovo sistema di vita lavorativa e permettere agli organismi legislativi di riunirsi con una qualità che fosse la stessa di quando ci si poteva vedere”.

Quando è stabilito l’atto sulla votazione elettronica “abbiamo dovuto confrontarci con procedure poste da chi si occupava di tutela della privacy. Li’ mi è venuto in mente quello che dovrebbe essere il filo conduttore di chi svolge ruoli di responsabilità: non dovere cedere mai alla tentazione di dare maggiore peso a un diritto più di un altro”, ha aggiunto Felci.

“Dovevamo tutelare l’equilibrio tra la salute lavoratori e dovere di esercitare la rappresentanza cui un consigliere regionale è chiamato. Questo lavoro ha portato a un risultato di cui oggi si fatica a separarsi e che ci è stato chiesto di potere rappresentare per essere mutuato in altre organizzazioni.”

“Chi entra al Consiglio regionale del Lazio ha la sicurezza di trovarsi in un luogo dove sono poste in essere tutte le misure necessarie per sentirsi protetto e dove sono tutelati i suoi dati e la sua salute”. (Agenzia Dire)