Corrado: sì a riforma riorganizzazione macchina amministrativa

Roma – “Con la sentenza n. 4600/2020, lo scorso luglio il Consiglio di Stato ha accertato e dichiarato l’illegittimita’ del conferimento degli incarichi dirigenziali esterni assegnati dalla Regione Lazio a partire dal 2013 sulla scorta di quanto gia’ il Tar, con le sentenze n. 3658/2015 e n. 3670/2015, aveva accertato, ovvero: il superamento dei limiti previsti dalla normativa nazionale per il conferimento degli incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’Amministrazione, la mancata programmazione triennale ed annuale del fabbisogno delle risorse umane nonche’ il mancato rispetto delle procedure volte alla ricognizione delle professionalita’ interne che non doveva essere svolta solo con riferimento ai dirigenti ma anche ai funzionari direttivi di categoria D.”

“Rilevando una serie di violazioni di leggi e regolamenti regionali, il Consiglio di Stato ha ribadito anche l’illegittimita’ dell’istruttoria della selezione interna volta ad individuare le professionalita’ idonee a ricoprire gli incarichi dirigenziali in ragione del fatto che e’ stata svolta dal Segretario Generale e non dal Responsabile del Ruolo, come invece previsto dal Regolamento Regionale.”

“Alla luce di quanto evidenziato, ho chiesto di audire in Commissione il Segretario generale della giunta Dott. Tardiola e il Direttore del personale Dott. Bacci affinche’ rendessero note quali azioni e quali atti hanno adottato a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato poiche’, nonostante la pronuncia del Collegio, la Regione Lazio ha continuato a reiterare l’iter di nomina di soggetti esterni all’amministrazione”. Cosi’ in un comunicato Valentina Corrado, Consigliera del M5S della Regione Lazio.

“Dagli interventi dei presenti e’ emerso che la Regione ha fatto ricorso nuovamente al giudice amministrativo per avere chiarimenti interpretativi su alcuni punti della sentenza.”

“Un’ostinazione incomprensibile e infondata dato che la tesi sostenuta dall’amministrazione e’ stata ripetutamente confutata dalla Corte dei Conti nelle relazioni allegate ai giudizi di parifica dei rendiconti regionali che si sono succedute dal 2013.”

“Invece di dare attuazione alla sentenza, l’amministrazione regionale non fa che alimentare la mole dei contenziosi – sono sette solo quelli che si contano su questa vicenda- la cui spesa ammonta gia’ a 3 miliardi di Euro- continua Corrado- Positivo l’intervento del Vice Presidente Leodori che ha invece auspicato una risoluzione della vicenda e un nuovo inizio di riorganizzazione della macchina amministrativa con la partecipazione di tutte le sigle sindacali, nessuna esclusa, sui tavoli di confronto dei quali lui stesso ha appena assunto una delega.”

“Come ribadito in commissione, auspico che sul tema venga coinvolta anche la commissione del Consiglio regionale per una riforma della disciplina regionale di riorganizzazione e funzionamento della macchina amministrativa che metta al centro la formazione dei dipendenti e la valorizzazione di un capitale umano che deve essere stimolato e sentirsi parte del raggiungimento degli obiettivi che la politica si pone per migliorare la qualita’ della vita dei cittadini”, ha concluso Corrado.