Croce Rossa Italiana: notizie false su Il Faro, ma ripristinare condizioni legalità

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Roma – “Ci spiace constatare che da parte dell’Associazione sportiva CCCP 1987 sia in atto una campagna di comunicazione fuorviante nei confronti della Croce Rossa Italiana. Partendo da questo, vanno fatte alcune precisazioni, nell’interesse di tutti e soprattutto di coloro che sono chiamati a dare una informazione corretta su quanto sta accadendo.”

“La Cri ha recuperato l’immobile dell’ex Faro nel 2020, a seguito della chiusura della Fondazione Il Faro di Susanna Agnelli, avvenuta per volontà della Fondazione stessa. Al momento del recupero dell’immobile da parte della Cri sono emerse diverse criticità.”

“Stando a quanto documentato dall’associazione sportiva CCCP 1978, la Fondazione Il Faro avrebbe stipulato con la stessa un contratto di locazione dei campi di calcio a 5, pur non essendo nelle condizioni di poterlo disporre, in quanto non proprietaria della struttura ed essendo la Croce Rossa Italiana, da sempre l’unica realtà giuridica titolata all’eventuale affidamento, per il quale si sarebbe dovuto predisporre un apposito bando aperto ovviamente a tutte le realtà sportive interessate.”

“A livello strutturale, l’area dove sono stati realizzati i campi sportivi era accatastata come orto urbano, dunque le due strutture sportive risultano attualmente in uno stato di non regolarità; le utenze sono annesse a quelle della Cri e, inoltre, nel muro di cinta è stata realizzata un’apertura, anch’essa attualmente non accatastata.”

“Va altresì indicato che, una volta rientrata in possesso dell’immobile, nel ripristino amministrativo della sede di via Ramazzini, la Cri ha provveduto ad esporre tali criticità all’associazione sportiva CCCP 1987; le mediazioni avviate – con grande disponibilità della Croce Rossa Italiana che a novembre scorso aveva raggiunto un accordo con l’associazione sportiva che lo ha poi rimesso in discussione all’ultimo – non hanno portato alla soluzione delle problematiche, motivo per cui si è deciso di avviare un’azione giudiziale a per la quale è attesa la decisione del Tribunale di Roma il prossimo 22 giugno”. Così in un comunicato la Croce Rossa Italiana.

“Pur riconoscendo le nobili finalità delle attività di sensibilizzazione nei confronti delle disabilità svolte dalla società sportiva, Croce Rossa Italiana, fin da quando è tornata in possesso dell’immobile, ha voluto ristabilire la legalità della struttura e delle aree ad essa adiacenti, garantendo la sicurezza di tutte le persone che la frequentano, cosa che, per le problematiche sopra evidenziate, al momento non è garantita.”

“Una volta rientrata ufficialmente in possesso della struttura e ripristinata la situazione di legalità, la Cri è disponibile a valutare una collaborazione con l’associazione sportiva CCCP 1987, finalizzata al proseguimento delle attività a favore delle persone più fragili ma anche a poter consentire all’utenza di Croce Rossa una piena fruizione del medesimo spazio sportivo, con conseguente eliminazione di ogni attività di carattere ‘commerciale’.”

“Detto ciò, la Cri non ha mai interrotto i servizi a disposizione della società sportiva. La società CCCP 1987, per l’attività sportiva ordinaria, ha dunque potuto usufruire senza alcuna sospensione della struttura, ospitando al suo interno tesserati e sportivi di ogni età nonché organizzando tutte le iniziative collegate. Ha potuto altresì svolgere le attività di sensibilizzazione avviate a corredo dell’attività sportiva ordinaria che, comunque, è stata preponderante rispetto a quella avente una finalità sociale.”

“Va inoltre evidenziato che delle centinaia di ragazzi tesserati dall’associazione solamente poche unità hanno fragilità e che negli ultimi 10 anni il CCCP 1978 non ha mai svolto – diversamente da quanto dichiarato – alcun servizio per il Cem (Centro Educazione Motoria). Siamo in attesa della decisione del Tribunale di Roma, con la certezza che proprio a tutela delle persone più fragili il metodo del rispetto della legalità sia il presupposto fondamentale per ogni azione”, conclude la Croce Rossa Italiana. (Agenzia Dire)

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