Cucunato: pronto esposto, strade senza segnaletica

Roma – “Come si fa in tempi di Covid a tenere le strade una groviera? I cittadini romani che scelgono di viaggiare in auto o in moto, tenendosi alla larga dai mezzi affollati, hanno il diritto di farlo in sicurezza. Una sicurezza stradale negata, che non si attua di certo con la riduzione dei limiti di velocita’ ridotti a 30 km orari su molte strade importanti del nostro Municipio e con l’installazione degli autovelox, buoni solo a tartassare gli automobilisti e fare cassa per Roma Capitale”. E’ quanto afferma in una nota il Consigliere Piero Cucunato di Roma Capitale, capogruppo della (Lega Salvini Premier) al IX municipio.

Continua Cucunato: “La segnaletica verticale e orizzontale penosa, in tutti i quartieri del IX municipio, le strisce pedonali sono un antico ricordo, la sicurezza stradale e’ inesistente, dopo l’estate sono comparse le buche, che unite a una programmazione di lavori scellerati in alcune direttrici, rende la mobilita’ del Municipio complessa.”

“Sono tante le segnalazioni giunte- sostiene il Consigliere Piero Cucunato- per questo la nota esposta ed inviata al Dipartimento competente di Roma Capitale e agli organi del IX Municipio e’ un atto dovuto per i cittadini”.

“È pronto un mio esposto- afferma Cucunato- ed una mia interrogazione, in molte strade e quartieri non esistono quasi piu’ le strisce pedonali, scomparse soprattutto a ridosso di scuole e centri sportivi, mentre sono tornate le buche alle prime piogge.”

Prosegue Cucunato: “Una situazione ormai al limite che la buona volonta’ dei cittadini e la prevenzione quotidiana della Polizia Locale non puo’ piu’ gestire ed arginare. Non c’e’ strada del nostro territorio dove non si trovano le segnalazioni di prevenzione piu’ originali per le buche in essere.”

“Oggi chiediamo un cambiamento di rotta, perche’ la priorita’ sta diventando emergenza, soprattutto per chi non utilizza i mezzi pubblici per effetto e la paura del corona virus per andare a lavoro ed e’ costretto a subire oltre al danno anche la beffa”, ha concluso Cucunato.