D’Amato: Palazzo Baleani punta diamante oncologia romana foto

Roma – Visita natalizia al personale sanitario del Centro avanzato per la tutela della salute della donna di Palazzo Baleani, a Roma, da parte dell’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato. La struttura, parte integrante della Breast Unit del Policlinico Umberto I, ha funzioni di diagnosi e presa in carico delle donne con sospetta patologia tumorale, con particolare riferimento a quella della mammella e dell’apparato riproduttivo. Il Centro e’ stato istituito lo scorso 2 dicembre con un decreto del commissario regionale ad acta, Nicola Zingaretti, diventando un punto di riferimento regionale per la salute della donna.

“Avevamo preso un impegno con gli operatori che lavorano nel Centro, con le associazioni, ma soprattutto con le donne che si rivolgono a questa struttura- ha detto D’Amato- E l’impegno era non solo quello di non chiudere il Centro, ma di rilanciarlo attraverso un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro destinati all’acquisto di nuove tecnologie. È un investimento che facciamo perche’ convinti che questo Centro diventera’ un fiore all’occhiello della citta’ di Roma e dell’oncologia romana. Oggi e’ un punto di inizio, ci sara’ da lavorare molto e monitoreremo costantemente l’attivita’ che qui verra’ svolta e gli esiti di cura. C’e’ una grande aspettativa”.

La struttura, al di la’ delle voci e delle polemiche degli ultimi mesi, quindi, non solo non ha chiuso, ma ha assunto un ruolo centrale a livello regionale. “Come assessore regionale non ho mai pensato che questo centro andasse chiuso, ma ho sempre pensato ad suo un rilancio- ha precisato l’assessore regionale alla sanita’- Ci sono state alcune incomprensioni, che pero’ oggi sono definitivamente superate”. Nel Centro avanzato per la tutela della salute della donna si interviene sull’approfondimento del rischio di sviluppare tumori, con particolare riferimento alla sospetta predisposizione genetica e indicazione della specifica sorveglianza.

Una stretta collaborazione e’ prevista con il team dell’Istituto Tumori Regina Elena di Roma per i casi ad alto rischio ed una presa in carico globale della donna. “L’Ifo si e’ messo in moto da un punto di vista amministrativo e burocratico anche per l’acquisizione di una mammografo digitale di ultima generazione- ha concluso infine D’Amato- Speriamo di poterlo avere a disposizione tra pochi mesi, magari in occasione della Festa della donna il prossimo 8 marzo. Ringrazio il Regina Elena e i suoi professioni per l’impegno assunto”.