D’Amato: presto conferenza per piano regionale su salute mentale

Roma – “Stiamo costruendo un percorso che ci porterà a breve anche ad una Conferenza regionale sulla salute mentale, in cui costruire insieme quello che sarà il Piano regionale della salute mentale, improntato essenzialmente su alcune linee di indirizzo”. Lo annuncia l’assessore alla Sanità e all’integrazione socio-sanitaria della regione Lazio, Alessio D’Amato, nel videomessaggio inviato all’incontro ‘Salute mentale in Regione Lazio – Team multidisciplinare e prospettive future’, in corso presso il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia a Roma.

La prima delle linee di indirizzo, illustra l’assessore, è “un’attività precoce di conoscenza dei fabbisogni, soprattutto sulla parte adolescenziale- sottolinea D’Amato- e su questo ci dovrà essere un grande investimento nelle nostre strutture territoriali, nell’integrazione, con la componente sociale, e anche nell’assistenza di nuovi bisogni.”

“Ne cito uno per tutti: quello residenziale e semiresidenziale per la parte dei disturbi del comportamento alimentare. Tema, quest’ultimo, che abbiamo visto essere molto accentuato, molto in crescita, e che stiamo già affrontando, soprattutto con alcune strutture coinvolte anche nella presentazione del programma odierno”.

“Gli altri elementi di fondo sono- prosegue D’Amato- migliorare e costruire un percorso territoriale, per non far mai sentire soli i pazienti con disagio psichico, soprattutto coloro che hanno una fase di passaggio anche nei nostri Spdc (Servizi psichiatrici di diagnosi e cura), che dobbiamo ulteriormente potenziare.”

“Le strutture di carattere intermedio- aggiunge l’assessore alla Sanità della regione Lazio- saranno importanti, e soprattutto in grado di poter reinserire nella vita sociale, formativa, lavorativa, anche questi utenti, questi nostri assistiti.”

“Il tema dell’integrazione- sottolinea- è molto importante, così come la parte dei Dsm. Saremo coinvolti a breve in una programmazione che riguarderà il Pnrr, il cui scopo-ricorda D’Amato- è quello della prossimità, del rafforzamento della sanità territoriale, che non può non vedere protagonista anche la componente della salute mentale, nella parte che riguarderà i distretti e l’integrazione”.

“Non c’è salute senza salute mentale, ci ha ricordato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. E questo- conclude- è tanto più vero in un momento in cui tutti i sistemi sanitari stanno affrontando il contrasto alla pandemia”. (Agenzia Dire)