De Vito: no M5S a delibera che nel 2015 propose anche Raggi

Roma – “Nella citta’ di Roma c’e’ una forte spinta di partecipazione che necessita di essere ascoltata per evitare, come avviene in molti casi in questa citta’, il depauperamento dei beni comuni. Questa amministrazione ha portato i principi di partecipazione della cittadinanza, ma per questi 4 anni sotto questo profilo non li ha attuati: 200 Comuni hanno deliberato regolamenti molto simi a questo, e lo scorso anno lo ha fatto anche il Comune di Torino, che ha lo stesso colore di questa amministrazione”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito (M5S), dopo la bocciatura in aula Giulio Cesare da parte del Movimento Cinque Stelle – che sul punto si e’ spaccato con diversi esponenti favorevoli alla proposta – della delibera di iniziativa popolare sul ‘Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa di beni comuni urbani’.

Il primo Comune a deliberare in tal senso, ha ricordato De Vito, “e’ stato quello di Bologna nel 2014, ma nel 2015 qui a Roma venne presentata una proposta di delibera, la 61/2015, volta proprio a introdurre un regolamento per il recupero e la gestione dei beni comuni, e quella proposta era a firma di Enrico Stefano, Virginia Raggi, Marcello De Vito e Daniele Frongia (all’epoca consiglieri capitolini di opposizione, ndr). In coerenza a quella firma- ha concluso il presidente dell’Aula- io oggi ho votato favorevolmente a questa proposta su un tema avvertito e importante per la cittadinanza, per la citta’ e su cui ritengo necessario approvare un regolamento che finalmente metta in ordine la materia”.