De Vito: Zingaretti nemico di Roma. Non consente migliorare servizi

Di seguito le parole di Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina. "Zingaretti nemico di Roma. Roma non può pagare l'inerzia della Regione Lazio su temi strategici per i cittadini come il trasporto pubblico e i rifiuti.

Roma – Di seguito le parole di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina. “Zingaretti nemico di Roma. Roma non può pagare l’inerzia della Regione Lazio su temi strategici per i cittadini come il trasporto pubblico e i rifiuti. E’ arrivato il momento di smascherare il vero colpevole di tanti disservizi, che non ci consentono di migliorare la qualità dei servizi per i romani”.

“La nostra città -continua De Vito- ha prerogative speciali, ma subisce un trattamento tutt’altro che speciale dalla Regione. Per risolvere certe criticità non può attendere tempi e modi stabiliti da un altro ente che non ha nessuna intenzione di assumersi responsabilità e agire per il bene della collettività. Siamo stanchi di aspettare che Zingaretti metta in atto il piano rifiuti fermo dal 2012, nonostante i pronunciamenti del Tar. Ovvero di attendere mesi prima che Zingaretti dia corso alle nostre richieste di conferimento in altre regioni (perché ha i pc che non gli funzionano…)”.

“Siamo stufi di ascoltare dichiarazioni fuori da ogni logica sulle competenze rispetto alla gestione dei fondi destinati al trasporto pubblico -spiega-. Considerato che i chilometri di linea gestiti da Atac e Roma Tpl sono 182,3 milioni contro i 76 appannaggio di Cotral. Roma deve avere i fondi che le competono in ragione dell’entità e del valore del suo Tpl”.

“E siamo anche sconcertati- prosegue De Vito- dalla scelta di affidare ai privati le ferrovie ex concesse di proprietà regionale Roma-Lido, Roma-Viterbo e Roma-Giardinetti, senza avvisare né il Comune né Atac. Siamo in sostanza stanchi di scelte strumentali, finalizzate solo a fare battaglie politiche sulla pelle dei cittadini romani. Abbiamo da tempo avviato una azione congiunta con i nostri consiglieri regionali”.

“Non c’è più tempo per nessuno. Il presidente della Regione batta un colpo e decida se stare dalla parte dei cittadini o fare melina in nome di un ostruzionismo politico tanto strumentale quanto dannoso per i romani. Oppure presto a casa!” -conclude-.